venerdì 8 febbraio 2008

DIFFERENZA DI ETA'


Ha destato una grande polemica, in questi giorni, l’argomento che riguarda le storie d’amore con una ampia differenza di età tra i partner. Complice, o forse è meglio dire artefice, la trama del film di Muccino.
Può funzionare un rapporto quando la differenza di età è “importante”? Quando si parla di 10, 15 o addirittura 20 anni di differenza tra l’uomo e la donna?! Quali sono le aspettative di ciascun partner? Cosa spinge l’uno verso l’altro?
Premesso che credo crei minori problemi una relazione dove l’uomo è più grande (rispetto al contrario, ovvero la quarantenne con il trentenne o addirittura con un venticinquenne – vedi la coppia Golino/Scamarcio), mi trovo a riflettere proprio su questa questione.
Sono puri e semplici punti di vista, personalissimi ed assolutamente opinabili eppure quando si incontra per strada una coppia di questo tipo ci si domanda sempre “ma come fa quella ragazza/o a stare con quel “vecchio/a”…
Cos’è che spinge una ragazza giovane a scegliere come compagno un uomo più maturo ed assolutamente diverso dai suoi coetanei? E cosa spinge un uomo a preferire una ragazza più giovane di lui di almeno 10 anni?
Il solito vecchio luogo comune ha visto da sempre una coppia dove il marito è più grande della moglie, ma solo qualche anno (da zero a cinque), quindi poi è strano vedere qualcosa che esce fuori dai canoni.
La donna ha cercato, da sempre, nel compagno, stabilità, sicurezza, senso di protezione. Tutte cose che a volte nel coetaneo non riesce a trovare. Sarà perché le ragazze maturano prima dei loro coetanei “maschietti”, si sentono molto più attratte dall’uomo maturo nel quale rifugiano le loro ambizioni ed aspettative.
Non voglio stare qui a parlare di uomo ricco, facoltoso, affermato, professionista e via dicendo.
Vorrei solo parlare di storie d’amore semplici, tra persone “normali” alle quali è capitato di innamorarsi….
L’uomo, invece, cosa trova di interessante in una ragazza che potrebbe essere la figlia?
L’uomo, in quanto maschio maschio, è un “essere” particolare. Con la donna più giovane può vedere appagato il proprio bisogno di autorità sentendosi parte portante della coppia (e con questo non voglio dire che avrà un ruolo da dittatore). Si sente po’ come una “guida”, perché si sa che l’uomo ha bisogno di sentirsi “utile”. Tutto questo forse accade per una incapacità di relazionarsi “alla pari” con una coetanea con tutti i problemi che comporterebbe. Ricordate la classica crisi di mezza età? Cercare una donna più giovane e sbarazzina per ritrovare un po’ della perduta freschezza…(soprattutto quella della moglie).
Adesso, inoltre, è arrivato il turno di noi donne. Ovvero accade che donne mature cercano compagni molto più giovani di loro.
Come mai? Sono cambiati i bisogni? Cosa trova una quarantenne in un trentenne? Che scambio ci può essere?
Le donne, oggi, hanno raggiunto una certa emancipazione, hanno imparato a badare a se stesse e non hanno bisogno di uomini come una volta. Alcune donne non hanno più la necessità della classica figura del compagno che provvedeva alla famiglia. Non cercano più sicurezza e stabilità, perché ce l’hanno già, se le sono conquistate da sole. Ed in più bisogna considerare che un quarantenne libero sulla piazza è difficile da trovare. Soprattutto libero nella testa, che non abbia tirato su mille muri corazzati per difendersi (da cosa? La vita va vissuta!!!) e che abbia voglia di lasciarsi andare davvero e completamente. Un ragazzo più giovane ha ancora voglia di mettersi in gioco.
Ed un ragazzo di trenta anni cosa trova di interessante in una donna di 40 o 45 anni? Vede in lei la figura della mamma? Non lo so. Penso che sicuramente provano ammirazione per una donna in gamba, emancipata, intelligente. Ammirazione che a volte sfocia in uno stato di adorazione innaturale, a mio avviso. Che ne sarà di quella coppia quando lui avrà 40 anni e lei 55? Lui ancora giovane, fascinoso ed energico e lei ormai è sulla via della sfioritura della propria bellezza, più stanca e con maggior voglia di tranquillità. Lui andrà a cercare la compagnia di qualche gentil donzella?
Insomma, una relazione tra due persone tra le quali passa una generazione di mezzo è difficile.
Si tratta proprio di generazioni diverse, di un modo di guardare alla vita completamente diverso, di stili di vita differenti. Il più piccolo subirà il fascino del più grande per il quale crescerà un po’ più in fretta correndo il rischio di bruciare le tappe ed il più grande come si sentirà quando un giorno di sentirà rinfacciare “ho rinunciato agli anni più belli della mia vita per stare dietro a te”? perché è inevitabile, quello che ha già vissuto il più grande l’altro deve ancora viverlo…
È l’esperienza che ci forgia, che forma la nostra personalità, il vissuto di ognuno diventa un bagaglio, ci sarà la necessità di relazionarsi su questioni ed argomenti che forse, e dico forse, solo da un coetaneo potrebbero essere compresi appieno.
Concludendo questa lunga serie di riflessioni mi viene da pensare, però, che se c’è l’amore tutto il resto passa in secondo piano. Quando c’è l’amore si trova sempre anche il modo di risolvere mille e mille questioni e poi, se ci siamo innamorati di un uomo più giovane o di una donna più matura vuol dire che aveva delle doti, delle qualità che in altri non abbiamo trovato. Tutto il resto è solo vita che va vissuta!!!




5 commenti:

  1. beh, a dire il vero fino a qualche anno fa mi colpivano le storie con decadi di differenza tra le età...oggi, però, ho scoperto che una ragazza/un ragazzo più piccola/o può avere molta più maturità, senso pratico della vita ed esperienze dei coetanei dei partner molto più grandi.

    E poi, detta in maniera simpatica, vuoi metterre che quando avrò 40/45 anni potrei andare in giro con una venticinquenne...tra l'invidia e lo stupore dei miei amici???

    buona serata a tutti

    RispondiElimina
  2. sempre i soliti, voi UOMINI, ve possino!!! Passi quando avrai 40/45 anni, ma quando ne avrai 50/55 e lei 35... e magari tu con qualche "acciacco tipicamente maschile"... mi dici come la metti?
    Sempre per metterla in maniera simpatica!!! ...
    Un saluto :)

    RispondiElimina
  3. Cara Anna!!

    Come tu sai questo discorso fa al caso mio!
    Sai bene che sto corteggiando una mia collega di 7 anni piu grande di me.
    Non entro nei particolari tanto conosci bene la storia...vorrei solo dire che la cosa che in questo momento mi preoccupa...non è tanto la differenza di età in se...ma il bagaglio culturale e le maggiori esperienze che una donna piu grande puo aver fatto che magari possono mettere in difficoltà un uomo piu giovane e non farlo sentire all'altezza della situazione.

    Che ne pensi?

    un bacio

    Domenico

    RispondiElimina
  4. Ciao Anna!
    Come tu sai, sono stata per 9 anni con uno più piccolo di me di quasi 6 anni... ed è finita molto, ma molto male!!
    Però credo che la differenza d'età non c'entri nulla. Secondo me dipende da quanto ti prende la persona con cui stai. Quanto è forte il tuo coinvolgimento nella storia. Insomma da quanto sei innamorato/a.
    Che poi innamorarsi dipende da tante cose...
    Ci sono momenti nella vita in cui non si è proprio disposti a far entrare qualcuno nella propria vita. Ci sono poi persone che potenzialmente potrebbero essere tutto ciò che stai cercando da una vita, ma non corrispondono al proprio standard di presenza fisica. Ci sono anche quelle che, corrispondendo al nostro standard, ci fanno innamorare ma poi ci deludono perchè non danno quello che ci si aspetta...
    Insomma, un gran casino!!
    Sai che cosa credo oggi, alla luce dei miei 41 anni (eh già), due figli e una convivenza tutto sommato soddisfacente? Credo che non esista la ricetta della felicità. Quello che va bene per me non è detto che vada bene per te, mia sorella e la mia migliore amica... Ognuno ha la possibilità di far in modo di essere felice o anche di non esserlo, se vuole. E se essere felici in quel momento dipende dalla storia che si sta' vivendo, non importa chi sia, che età abbia o se sia o meno l'uomo/la donna della tua vita. C'è! E tanto basta.
    Hai ragione, la vita va vissuta! Sennò che gli raccontiamo a San Pietro? Che abbiamo avuto troppa paura di soffrire per godere pienamente del dono che ci è stato fatto?

    LENTAMENTE... Pablo Neruda

    Lentamente muore chi diventa schiavo dell'abitudine, ripetendo ogni giorno gli stessi
    percorsi, chi non cambia la marca, il colore dei vestiti, chi non parla a chi non conosce.

    Muore lentamente chi evita una passione, chi preferisce il nero su bianco e i puntini
    sulle "i" piuttosto che un insieme di emozioni, proprio quelle che fanno brillare gli
    occhi, quelle che fanno di uno sbadiglio un sorriso, quelle che fanno battere il cuore
    davanti all'errore e ai sentimenti.

    Lentamente muore chi non capovolge il tavolo, chi è infelice sul lavoro,
    chi non rischia la certezza per l'incertezza per inseguire un sogno,
    chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire ai consigli sensati.

    Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi non ascolta musica, chi non trova
    grazia in se stesso.

    Muore lentamente chi distrugge l'amor proprio, chi non si lascia aiutare;
    chi passa i giorni a lamentarsi della propria sfortuna o della pioggia incessante.

    Lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo,
    chi non fa domande sugli argomenti che non conosce,
    chi non risponde quando gli chiedono qualcosa che conosce.

    Evitiamo la morte a piccole dosi, ricordando sempre che essere vivo richiede uno
    sforzo di gran lunga maggiore del semplice fatto di respirare.
    Soltanto l'ardente pazienza porterà al raggiungimento di una splendida felicità.


    Un bacio grandissimo,
    Angela

    RispondiElimina
  5. Ciao, io personalmente concordo con Angela sul fatto che dipende tutto dai caratteri di tutti e due e dal momento nella vita nel quale ci si incontra.
    Quando avevo 28 anni sono stato per un anno con una donna di 45, una persona incredibile con la quale dividevo oltre ad una grande passione molti interessi in comune.
    Poi è normale che subentrino altre cose, lei ha due figlie ventenni e dei genitori non proprio moderni, non si è sentita di portare avanti la storia che fino ad allora era nascosta.
    Non saprò mai come sarebbe andata a finire ma finchè l'ho vissuta ti assicuro che la differenza di età era l'ultimo dei pensieri per entrambi.
    Saluti, Mr.Henri

    RispondiElimina