martedì 30 giugno 2009

L'ANIMA

L’anima che sbatte contro le pareti del cervello. Improvvisamente la senti contorcersi, si agita. E’ completamente andata. Agitata. Sconsolata. Impaurita. Troppo ha sentito. Troppo ha patito. Continue e continue frustate; frustate nell’anima, quelle inflitte da chissà chi e da chissà cosa! E chissà perché? Una, dieci, cento, centomila, involontariamente forse, ma sempre di frustate si è trattato ed hanno logorato l’anima, corrosa, indebolita, inaridita; l’hanno fatta esplodere. Frustate provenienti da ogni dove. Se l’anima decide di farsi maltrattare non c’è nulla da fare, si farà maltrattare. Ed arriva un momento in cui – poi – la sentirai sbattere violentemente in testa, sentirai affondare lame affilate nel cuore, sentirai la testa andar via ed abbandonare la ragione, tutto si mescolerà in un caotico turbinio di emozioni e sembrerà di impazzire! Ma forse è davvero pazzia in quei momenti. In quei momenti attimi di pazzia attraversano la tua mente e non sai più come fare né cosa fare. Il dolore che provi è immenso, grande, incurabile (pensi) e non riuscirai più a rinsavire. Si crea un connubio di dolore, cuore ed anima, quello che ferisce l’uno, ricade sull’atro, in un vortice da delirio. Ma per fortuna tutto passa e quell’anima che prima si sentiva “in pena” come un uccellino in gabbia e senza ali, pian piano torna in se, si sente meno angosciata, anche se i segni di quel che è stato restano ed il cuore faticherà ad uscire dalla sua era glaciale… no… lui proprio faticherà e non si sa se ci riuscirà. Ma il gelo è davvero così indistruttibile? Non so, so solo che il cinismo, a volte, è il frutto di questo delirio mal curato…
AnnaGi (marzo 2007)

martedì 23 giugno 2009

QUANDO CE VO' CE VO'

Con il consenso del mio amico Marcello, autore di quanto segue, pubblico questo sfogo che ho condiviso e condiviso e condiviso sempre più man mano che procedevo nella lettura... perchè a volte quando ce vò ce vò


Vaffanculo a chi pensa che dire solo vaffanculo risolva i problemi, ogni riferimento al "grillismo" è puramente casuale e non in senso ironico. Vaffanculo.

Vaffanculo a chi se lo merita, in primis ai politici inconcludenti e corrotti, ai personaggi scialbi e inconsistenti, ma ogni tanto vaffanculo anche a noi stessi, quando ce lo meritiamo. Vaffanculo.

Vaffanculo a quelli che pensano che la colpa è sempre degli altri e mai la propria. Vaffanculo.

Vaffanculo a chi ruba pochi spiccioli perché tanto rubano tutti tanti soldi. Vaffanculo.

Vaffanculo a chi pretende di essere trattato con rispetto ma non rispetta. Vaffanculo.

Vaffanculo a chi pensa che le proprie azioni disdicevoli non siano una cosa negativa perché così fan tutti. Vaffanculo.

Vaffanculo a chi pensa che non si possa iniziare da qualcosa per migliorare una situazione, e vaffanculo anche a chi non ci prova. Vaffanculo

Vaffanculo a chi pensa che le piccole cose non abbiano anche loro la loro importanza. Vaffanculo.

Vaffanculo a chi pensa che devono sempre essere gli altri a muoversi per primi per cambiare le cose. Vaffanculo.

Vaffanculo a chi predica bene e razzola male, e sono tanti. Vaffanculo

Vaffanculo a chi pensa che è sempre una questione politica, o meglio che è tutto riconducibile alla destra e alla sinistra. A volte è solo una questione di educazione, di buon senso e di senso civico. Vaffanculo.

Vaffanculo quindi a chi pensa che l'etica, ( "ETICA" che parolona) sia una parola priva di senso e addirittura passata di moda. Dovremmo invece essere orgogliosamente fuori moda. Vaffanculo.

Vaffanculo a me che ho detto tanti vaffanculo e vaffanculo a voi se non avete capito il senso dei miei vaffanculo.

Vaffanculo al linguaggio volgare, ma soprattutto ai gesti e ai comportamenti volgari, arroganti e prepotenti, ammantati di parole belle e apparentemente prive di volgarità. Vaffanculo.

Vaffanculo a tutti quanti se non cerchiamo di migliorare perché è di questo che abbiamo bisogno, di migliorare, perché se miglioriamo non abbiamo bisogno di mandarci affanculo, ma visto che fin qui invece di migliorare peggioriamo a vista d'occhio, allora per adesso, in attesa di tempi migliori, facciamo un girotondo e vaffanculo a tutto il mondo.



P.S.
Per chi avesse trovato troppo volgare questi innumerevoli "vaffanculo", sostituisca il termine con"andate a quel paese".
(Marcello M.)

P.S.2
e mò mi oscureranno il blog ... ???? (anna)

mercoledì 17 giugno 2009

... COSI' ...


And I wanted to dance so you asked me to dance
But fear is in your soul
Some people call it a one night stand
But we can call it paradise

Take a chance
(Like all dreamers can't find another way)
You don't have to dream it all, just live a day










e io volevo danzare e tu mi hai chiesto di danzare, ma la paura è nella tua anima, alcuni la chiamerabbero storia di una notte, ma noi possiamo chiamarlo Paradiso...
... cogli l'opportunità (come x tutti i sognatori è l'unica strada) ma tu non devi sognarlo tutto, ma solo vivere un giorno...

venerdì 12 giugno 2009

INNOCENTI EVASIONI


Ho voglia di leggere
Di interpretare e capire
Di scoprire e meravigliarmi

Vorrei leggere la sincerità nei tuoi occhi
Interpretare e capire il significato delle tue azioni
Scoprire parole nuove
E meravigliarmi nel comprendere (SENTIRE)
Che tutto questo è AMORE

domenica 7 giugno 2009

POST-ORIA

Voler chiudere gli occhi, abbandonarsi ad un lungo sonno, riposare le stanche membra e far tacere l’onda delle emozioni che viaggiavano in lei a velocità supersonica.
Questo è quello che desiderava più di ogni altra cosa al mondo Lisa in quella domenica uggiosa di inizio estate.
Aveva resistito per un mese, era riuscita a mantenere sopita la sofferenza che quel mancato amore le aveva provocato, forte della convinzione che a volte il destino è beffardo, non c’è colpa se l’amore non è reciproco. Certo è un peccato, ma nulla è scontato quando si tratta di sentimenti.
Luca non l’amava, lei lo sapeva. Lui non ha fatto nulla per trattenerla, lei non ha sopportato. Fine.
Ha imparato ad accettare la realtà, finalmente - ed inaspettatamente si stupì per il coraggio e la “disciplina” adottata nell’affrontare l’ennesimo fallimento. Anche se questa volta non si trattava di un vero e proprio fallimento, perché era riuscita a fermarsi in tempo Giusto in tempo prima che le cose andassero avanti e si complicassero. Giusto in tempo prima di investire sentimenti più importanti affidandoli ad un destinatario non degno. Aveva analizzato tutto in quel mese, che, tra l’altro, volò via in un baleno; ed anche questo le sembrò alquanto strano. Aveva analizzato tutto, nei minimi particolari, ripercorrendo fasi e frasi, discorsi ed atteggiamenti; tranne una cosa, una sola che non aveva proprio preso in considerazione, cui non voleva pensare, che dava per scontato che “non fosse”… ma il giorno prima di quella domenica uggiosa di inizio estate si ritrovò a pronunciare ad alta voce a se stessa “io sono innamorata”!
E fu la frase più bella che avesse mai pronunciato negli ultimi anni della sua vita.
“Sono innamorata” continuava a ripetersi provando un improvvisa gioia nel cuore. Il sorriso le si illuminò per la magia che tale sentimento provoca e tutto le sembrò meno cupo.
Almeno per un po’.
Vide d’avanti a sé il volto radioso di Luca, i suoi occhi di mare, il sorriso delicato di quando la guardava dritto negli occhi in silenzio e provò un irrefrenabile desiderio di sentire il tocco della sua guancia sulla propria, annusarne per l’ennesima volta l’odore, ascoltarne il respiro sul collo; ma durò il tempo di un attimo impercettibile perché la consapevolezza che Luca non l’amasse la riportò immediatamente con i piedi per terra. Eppure la gioia di sentirsi innamorata non l’abbandonò per tutto il giorno. Amava l’amore, o per meglio dire, lo amava nuovamente. Forse era riuscita ad uscire da quel nascondiglio fatto di paure e voglia di “abbandono” ove si era nascosta per molto tempo.
Avrebbe voluto conoscere Luca in quel momento, forse sarebbe stato tutto diverso.
Poi arrivò la notte, e dopo la notte l’alba di un nuovo giorno.
Un giorno piovoso e triste e si trovò sola nella sua casa vuota, fatta di fastidiosissimi silenzi. Batteva solo il suo cuore, innamorato, che scandiva ogni secondo alternandosi al ritmico ticchettio della pioggia. Quel giorno Lisa non aveva – però – la forza né il coraggio di ammirare quanta
bellezza ci fosse nell’amore. Si sentiva schiacciare dal pesante nonchè assordante battito del suo cuore... aveva solo voglia di lasciarsi andare ancora nel torpore di un lungo sonno per rinfrancarsi un po’…



lunedì 1 giugno 2009

IL BICCHIERE è SEMPRE MEZZO PIENO

CRONACA della DOMENICA

era un compito che puntualmente TUTTI i lunedì ci veniva assegnato dalla maesta, alle elementari. Alla fine era diventato pure noioso stare sempre a descrivere queste domeniche che spesso non avevano nulla di eclatante da raccontare.
E così oggi, che è lunedì, e per giunta un lunedì di ponte dato che domani sarà nuovamente festa, mi son voluta cimentare in un compito che era esclusivo dei tempi dell'infanzia.
Sarà che per un periodo ho "rivissuto" il periodo immediatamente successivo, o forse questo non c'entra niente comunque ecco qui la mia DOMENICA.





DELLA SERIE "IL BICCHIERE E' SEMPRE MEZZO PIENO"

premesso che tutto il week end di "ponte" è saltato, ovvero i vari programmi sono andati a farsi benedire per svariati motivi;
premesso che il meteo non è stato affatto clemente e ha voluto romperci le balle rovinando anche i programmi dell'ultimo minuto, non mi son persa d'animo (e basta con queste anime perse, che poi a ritrovarle ci vuole una fatica immensa, ma chi ce lo fa fare?) così, sole o pioggia o diluvio universale, o ufo atterrati sulla Terra con tanto di nuovi cioccolatini prelibati che a non assaggiarli sarebbe stato un vero peccato... ho organizzato, con una settimana d'anticipo rispetto al "periodo migliore per andarci", la mia tanto desiderata gita in Umbria, in quel posto che so io...


questo è quello che ho trovato al mio arrivo.

PIOGGIA...
ancora un po' di neve sui monti, nebbia mentre scendevamo giù a valle e dei fiori che SPERAVO di trovare (considerato il caldo prematuro dei giorni passati) nemmeno l'ombra. O meglio pochi pochi e niente in confronto a quello che sarà tra qualche giorno

ma... che importanza ha? Sarà che nonostante gli ultimi giorni di questo maggio, che quest'anno per me di magico ha avuto ben poco, dopo tutto il "patire" e il "non patire", le illusioni deluse e le dulusioni illuse, ho avuto la mia buona dose di carezze sul cuore.

Ho ritrovato vecchi amici, presenze importanti nella mia vita e soprattutto ho avuto la conferma che l'affetto (o anche l'amore - se vogliamo) non si perde per strada.

RIMANE.

E prima o poi si manifesta.

E così ho ritrovato ben due persone care... una delle quali è stata la mia metà in questo "palombaraggio" di una domenica piovosa.

E poi... un pranzo fugace (visto che sono a dieta e Dio solo sa che SACRIFICIO far finta di non notare sul menù certe prelibatezze tipiche del luogo) e via, di nuovo in marcia verso una città qualsiasi, da visitare, visto che la pioggia per un po' ci ha dato tregua.

Lungo il cammino ci siamo fermati a Spoleto...
una lunga camminata accompagnata da mille chiacchiere e racconti di quanto accadutoci in un certo lasso di tempo in cui... spiegazioni e chiarimenti che hanno portato "chiarimenti diversi" anche dentro di me e per una giornata tutto mi è sembrato meno uggioso e pesante di come avevo sospettato che fosse, anche questo vialetto solitario mi è sembrato il posto più romantico della Terra e forse lo è veramente

Quando sono in Umbria mi sento a casa, avveto un senso di pace che non so descrivere, sarà che ce l'ho per metà nel mio DNA (ma come mai con l'altra metà tutto questo non accade?), fatto sta che... la mia cronaca della domenica è caratterizzata da un umore gioioso e non mi interessa se un programma di vacanza, o di mare, o di relax è saltato; oggi sono andata in ufficio, con tanto di pioggia torrenziale per gran parte della mattina. Altro che primo giugno! Qui fa pure FREDDO!
Ora... sembra sia uscito uno spicchio di sole... non vorrà mica farci la grazia di avere il cielo azzurro domani????
P.S. comunque ci torno in quel posto al momento giusto ;)