venerdì 31 dicembre 2010

FINE ANNO


Stamattina mentre mi recavo in ufficio l’ho visto. L’ho vissuto. C’ero dentro. Anche io. In coda.
Sì, in coda. In coda a quest’anno che tra poche ore ci lascerà.
Mi sono sentita come se stessi cavalcando un’onda. O meglio ancora, aggrappata alla sua gobba stanca.
Aggrappata.
Mi spiace che se ne vada.
Mi è piaciuto questo 2010. Parlo, ovviamente da un punto di vista strettamente personale. Così vorrei non finisse. Almeno non ora, non prima di aver completato quello che insieme abbiamo progettato più o meno 360 gg fa e che non abbiamo fatto in tempo a portare a termine. Ma poi, guardandomi indietro, so e mi rendo conto che stavolta devo davvero essere grata per quello che ho ricevuto. Ed anche per quello che non è stato. O almeno, non come lo avevo desiderato….
Guidare, stamani, per quella strada grigia, era come essere sdraiata accanto a questo “vecchio stanco”. Freddo e grigio il clima, poche automobili, un silenzio quasi irreale, quasi a voler sottolineare un commiato sottinteso e l’ho sentito “mio”. E ci sono entrata dentro, l’ho respirato a pieni polmoni, mi ci sono sdraiata accanto, per non lasciarlo andare…


venerdì 24 dicembre 2010

BUON NATALE 2010




E’ Natale ogni volta che sorridi a un fratello e gli tendi la mano
E’ Natale ogni volta che rimani in silenzio per ascoltare l’altro
E’ Natale ogni volta che non accetti quei principi che relegano gli oppressi
ai margini della società
E’ Natale ogni volta che speri con quelli che disperano nella povertà fisica
e spirituale
E’ Natale ogni volta che riconosci con umiltà i tuoi limiti e le tue
debolezze
E’ Natale ogni volta che permetti al Signore di rinascere per donarlo agli
altri

Madre Teresa di Calcutta


domenica 12 dicembre 2010

...TU


... e ti guardo
qui sdraiato accanto a me

... nel silenzio di questa stanza
mi lascio cullare dal tuo respiro regolare

lunedì 29 novembre 2010

RAGGIUNGERE una META


Ho deciso che sarebbe andata così.
Poi c’ho ripensato.
Ed ho cambiato nuovamente idea.
È andata!
Così ho cominciato a scalare la vetta di mete ambiziose.
Ma non avevo scarpe adatte. Allora mi sono tirata indietro, poi ho pensato che forse valeva la pena fare un buon acquisto. E così con le mie scarpe nuove ai piedi sono partita, in ritardo rispetto agli altri concorrenti, ma sono riuscita a recuperarli.
E di nuovo ancora il dubbio, la stanchezza, l’incertezza della meta. Incertezza nei miei mezzi e nelle mie forze.
Ho comprato scarponi da trekking più adatti e professionali ed ho continuato il cammino. Insieme ad altri concorrenti che ho visto cadere strada facendo.
Faticosamente, lottando anche contro la mancanza di fiducia nelle mie capacità sono andata avanti.
Con costanza…
Perché a questo punto avevo deciso che “doveva” andare così!

E finalmente ora ho raggiunto la mia meta!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

giovedì 18 novembre 2010

NELLA NOTTE



Nel bagliore della notte
vago
sbandando tra vicoli di luna

Nel silenzio perfetto della notte
mi oriento
ascoltando il fruscio delle stelle

Nella quiete sicura della notte
l’anima si placa e finalmente riposa
cullata dal battito di un cuore…

domenica 14 novembre 2010

AD OCCHI CHIUSI




Chiudo gli occhi e vedo te
Ti ascolto mentre non mi parli
Ti sento mentre non ci sei
Perché sei il nulla nel mio tutto
Sei tutto intorno al mio nulla

domenica 3 ottobre 2010

LA DANZA dell'AMORE


Resta così: pancia contro pancia e poi appoggia piano il tuo cuore sopra al mio.
Li senti? Battono all’unisono.
È una danza
Un ballo tribale
Un’esplosione di sensi che si chiama AMORE

sabato 18 settembre 2010

IL PORTIERE di NOTTE



Vanno via e non tornano più;
non danno neanche il tempo di chiamarli.
E non lasciano niente,
non scrivono dietro il mittente
e nelle stanze trovo solo luci spente.

Sapeste che pena, per chi organizza la scena,
restare dietro al banco come un cane
con la sua catena.

E lei che viene a notte fonda,
è così bella, è quasi sempre bionda.
E' lei che cambia sempre cavaliere
e mi parla soltanto quando chiede da bere.

Ma la porterò via
e lei mi seguirà.
Prenoterò le camere
in tutte le città.
La porterò lontano
per non lasciarla più,
la porterò nel vento
e se possibile più su.
E quando ci sorprenderà l'inverno,
non sarò più portiere in questo albergo.

Sapeste che male quando la vado entrare;
non la posso guardare senza immaginare.

Ma è lei che non immagina per niente
cosa darei per esserle presente.
Ma lei non vede e allora parlo piano,
con la sua forma in un asciugamano.

Ma la porterò via,
non l'abbandonerò.
La renderò partecipe di
di tutto ciò che ho.
La porterò lontano
per non lasciarla mai
e mi dirà "ti voglio
per quello che mi dai".

E quando insieme prenderemo il largo,
non sarò più portiere in questo albergo
e insieme, dentro al buio che ci inghiotte,
non sarò più il portiere della notte

lunedì 2 agosto 2010

IMPAZIENTE ATTESA

Eccola lì.
Di nuovo la stessa storia.
Quell’impazienza che ben conosceva; la vedeva guardarsi allo specchio e non riuscire a trovare la sua immagine riflessa, tanto andava veloce.
Correva alla velocità della luce in preda a mille pensieri e supposizioni alla ricerca di chissà cosa.
A quel punto la domanda nacque spontanea:
“com’è possibile che dopo ben cinque giorni non mi abbia ancora chiamata? Per quale motivo, se non quello di voler uscire con me, di volermi conoscere meglio, mi ha chiesto il mio numero di telefono se poi non lo usa?”
Solitamente le capitava il contrario. Insomma, non che lasciasse in giro il suo numero come se niente fosse, ma quando lo faceva era matematico che poi venisse richiamata. Ma stavolta no.
La corsa di quell’impazienza frenetica stava rallentando e poi, d’un tratto, l’impazienza cedette il passo all’indifferenza………………………

sabato 10 luglio 2010

AnnaGi

... invecchiata 43 anni ;)

domenica 4 luglio 2010

AL DI LA' DI QUESTI ANNI



Tutte le volte che il pensiero mi assale
Tutte le volte ci sto così male

Pensando a te vivo

Non c'è nessuno che poi possa salvarmi
Solo un futuro al di là di questi anni
Pensando a te vivo
Pensando a te
Sono cresciuta con la voglia di amare
Pensando a te
Con la paura di non arrivare
Tutte le volte che il pensiero mi assale
Tutte le volte penso che sia normale
Pensando a te vivo
E non c'è vita così lunga che duri
Ma così breve che un bambino la ignori
Solo vedendo te
Pensando a te
Sono cresciuta con la voglia di amare

Pensando a te
Scegliendo sempre il bene e non il male
E come un angelo
Oltre i confini del cielo
Io mi libererò
E non sarà più mistero
E come un angelo
Contro il buio più nero
Allora ritroverò
L'amore vero
Tutte le volte che il pensiero mi assale
Tutte le volte non ci sto più male
Pensando a te io vivo
Non c'è mattino senza un sole che sorge
E non c'è sera che il tramonto non scorge
Pensando a te vivo
Pensando a te
Sono cresciuta con la voglia di amare
Pensando a te
Scegliendo sempre il bene e non il male
E come un angelo (angelo)
Oltre i confini del cielo
Io mi libererò
E non sarà più mistero (oh oh oh oh)
E come un angelo (angelo)
Contro il buio più nero (nero)
Allora ritroverò (ritroverò)
L'amore vero
E come un angelo (angelo)
Oltre i confini del cielo
Io mi libererò
E non sarà più mistero (oh oh oh oh)
E come un angelo (angelo)
Contro il buio più nero (nero)

PENSANDO A TE IO VIVO



martedì 22 giugno 2010

COPIATO DA FACEBOOK


Oh cazzo: vuoi vedere che quest'anno il mare viene da noi a farsi le ferie ?!


sabato 22 maggio 2010

PENSIERI RUBATI e CONDIVISI

In verità il poeta, il vero poeta, possiede l'arte del funambolo.
Scrivere è avanzare parola dopo parola su un filo di bellezza, il filo di una poesia, di un'opera, di una storia adagiata su carta di seta.
Scrivere è avanzare passo dopo passo, pagina dopo pagina, sul cammino del libro.
Il difficile non è elevarsi dal suolo e mantenersi in equilibrio sul filo del linguaggio, aiutato dal bilanciere della penna. Non è neppure andar dritto su una linea continua e talvolta interrotta da vertigini effimere quanto la cascata di una virgola o l'ostacolo di un punto. No, il difficile, per il poeta, è rimanere costantemente su quel filo che è la scrittura, vivere ogni ora della vita all'altezza del proprio sogno, non scendere mai, neppure per qualche istante, dalla corda dell'immaginazione. In verità il difficile è diventare funambolo della parola.
(Maxence Fermine - "Neve")

domenica 16 maggio 2010

VIVERE E'




Vivere è
vedere
guardare
osservare
elaborare
e capire
per non sbagliare nuovamente
Ed ogni errore
che definirai tale
e come tale lo riconoscerai
dopo averne elaborata
la fonte
più tale non sarà
Sarà la tua
volontà più vera
che ostinatamente
non vuoi far
conoscere
neanche a te stesso
Vivere è
vedere
guardare
osservare
e capire
Vivere è
sentire
provare

…ed accettare

venerdì 30 aprile 2010

MORIVA IN BOCCA NEL RESPIRO LA PAROLA

... quando un desiderio incoffesabile rimane spento...

e muore nelle lacrime anche l'ultima parola...

sospeso col mio corpo ad un sottile ramo
CAPIRE CHE CHI TACE è PERDENTE
domandami se forse arriverò lontano...

...non sono più sospeso ad un sottile ramo...


MORIVA IN BOCCA NEL RESPIRO LA PAROLA
(litfiba e annagi)

sabato 24 aprile 2010

TAO di Aprile


"Gli ostacoli al flusso di energia sono il dubbio, l’ansia, la paura, l’interesse personale, la mancanza di fiducia in se stessi e una limitante concentrazione sui risultati"



"Per liberare la tua capacità di riuscita da una limitante fissazione, concentrati sul flusso stesso dell’energia, non sull’obiettivo che ti prefiggi. Pratica il nishkam karma: “azione priva del desiderio per i risultati”.

giovedì 15 aprile 2010

MORBIDE CORAZZE


A cosa servono le “corazze”? inevitabilmente servono a proteggere.
Gli antichi cavalieri ne avevano di robuste e gli servivano per salvarsi la vita durante i combattimenti.
I cavalieri di oggi ne hanno bisogno per evitare che ulteriori lame affilate possano compromettere seriamente la propria esistenza sentimentale. Detta così può apparire brutale, o per inverso, forse “leggera”, ma è una sacrosanta verità.
Ci si rifugia dietro una facciata di apparente “durezza” per evitare di farsi ancora male; ma questo non vuol dire che ci si allontana da tutto privandosi della gioia di vivere sereni momenti di felicità.
Oggi ho scoperto che alcune corazze dietro le quali ci nascondiamo servono e sono utili per “preservare” il nostro cuore da ulteriori delusioni, ma non sono, in realtà, veri e propri scudi.
Guardare attraverso la barriera che abbiamo costruito attorno a noi ci è utile per “identificare” quello che potrebbe non farci bene, per lasciar, così, spazio a chi, invece, merita veramente la nostra attenzione.
Ci sono corazze e corazze. Quelle che non lasciano passare niente, stratiformi, pesanti; e quelle che pur apparendo assai robuste permettono all’aria di entrare… ma giusto quel tanto che basta per capire, assusandone l’odore, se si tratta di ossigeno o aria rarefatta.
Ci permettono solo di avere quel giusto e sano “distacco” che altro non è che “il miglior punto di osservazione”, quello fatto di ragionevolezza ed obiettività. Perché non bisogna far decidere solo il cuore… non più arrivati ad un certo punto.
Tutto questo per evitare di cacciarsi in continuazione in situazioni poco congeniali e per non far la fine della topolina della favola, quella che ha voluto a tutti costi sposare un gatto nell’assurda convinzione che non l’avrebbe mai mangiata. Ma il gatto se la mangiò… come era inevitabile che fosse…

mercoledì 7 aprile 2010

FINALMENTE LA PRIMAVERA


Finalmente la primavera.
Quando Lisa esce dal “palazzo” è buio già da un po’, ma l’aria è mite e profuma di buono.
Sarà che lì dentro si respirava aria rarefatta come spesso accade quando è al lavoro.
Si spinge a passeggiare per le vie del centro apprezzando la leggera brezza che le scompiglia i capelli: non ha voglia di andare subito a casa e non si preoccupa del fatto di essere sola.
Il Tevere scorre, lento, sembra uno specchio su cui ci si può riflettere.
E si ritrova a ri-flettere
Rendendosi conto che ...
Che i cambiamenti non sempre portano con se qualcosa di negativo
Sì, si può stare bene anche così…
soli
affacciati sull’argine di un fiume
ad aspettare che il vento tolga via tutte le nuvole…
e poi tornare a casa con un rinnovato senso di pace.

venerdì 2 aprile 2010

domenica 21 marzo 2010

TAO


Il successo dipende dalla tua forza di volontà.
Usa quella volontà, dirigendo il flusso di energia verso qualunque cosa desideri attrarre.

giovedì 4 marzo 2010

IN BOCCA AL LUPO


in questi gg avrei bisogno che tutte le coccinelle del mondo si riunissero per portarmi tanta, ma davvero tanta fortuna....


sabato 27 febbraio 2010

CRISI MISTICA


... ma de che?!?!?


E se fosse che ci si è concentrati su quello che REALMENTE è accaduto, gustando attimo per attimo, vivendo interiormente sia il buono che il cattivo che questo tempo ci ha donato, senza esteriorizzare?


E se fosse che a volte le priorità sono altre, che il tempo per raccogliersi con se stessi in maniera "costruttiva" dal punto di vista "letterario" (se così si può dire) viene sempre più schiacciato da mille questioni quotidiane da non avere - poi - altro tempo da dedicare al quel po' di riposo notturno che serve per ricaricare le batterie per affrontare il giorno che verrà?


E se fosse che tra "riffe e raffe" ... beh inZomma mica "se po' ffà tutto, no?"


Certo... tra tutto questo gran da fare MANCA giusto una cosina... una piccola eh, di poco conto...


MA DE CHE?!!??


Vabbè, fortuna che in tutta questa babilonia di "non pensieri" non c'è il pensiero di un amore... altrimenti...



giovedì 18 febbraio 2010

ADDIO VECCHIO TIC TAC


L’idea di scrivere questo post l’ho avuta rileggendo un vecchio post.

Perché rileggo i miei vecchi post? Per curiosità, ovvero, spinta dalla curiosità di vedere cosa “gli altri” – nella ricerca su google - hanno visto del mio blog…
Vabbè…

Oggi è “morto” l’unico rumore che riuscivo a tollerare in casa, di sera, nel silenzio del mio silenzio, quando mi veniva voglia di scrivere: l’orologio che avevo in cucina.
(parlo dell’orologio perché nel post di cui sopra si parlava di lui, e del resto ne ho parlato spesso del suo insidioso ticchettio).
Un colpo di corrente lo ha fatto volare da sopra il pensile della cucina dove lo avevo appoggiato, semplicemente appoggiato per non bucare la parete … …. … … ... ... ... della nuova casa.... ...
Ed ora che non “ticchetta” più mi rendo conto di quanto sia pesante il silenzio di chi vorrebbe scrivere, ma si sente solo.

Insomma, sono cambiate tante cose da quando ero una macina di tasti della tastiera.
E’ passato tanto tempo e a dirla tutta in questa nuova dimensione, tra questi quattro muri che ormai non sono più nuovi per me, ma in questo “nuovo silenzio” pieno di una solitudine ancora più pesante ho perso definitivamente l’ispirazione…
Mi sono sentita spesso come uno straccio strizzato fino al limite, anche nei momenti di maggiore gioia ed entusiasmo. Stritolata nella gioia e nel dolore. Inaridita… ecco… inaridita forse…

Questo cambiamento positivo ha portato con se un qualcosa di strano che non so come definire e spesso mi trovo a fare i conti con quel che ho lasciato e del quale, a volte, provo nostalgia.

La sera non ho più cercato la compagnia della luna eppure ho una grande terrazza…
L’odore dei gelsomini… quello spero di poterlo sentire ancora… stavolta dei MIEI gelsomini… chissà… magari a primavera tutto cambierà.
E così come tutto rinasce, timidamente - si spera - tornerà anche la mia tiepida penna a colorare esta hoja en blanco…


domenica 14 febbraio 2010

I LOVE YOU




AUGURI

a tutte le persone cui voglio bene,

perchè oggi non è solo la festa dei fidanzati, è la

FESTA DELL'AMORE

intesa in tutte le sue forme


lunedì 8 febbraio 2010

PENSANDO...

La BELLEZZA:

di fare pace
dopo aver litigato

di un raggio di sole
dopo un temporale

... di un sorriso
che irradia il viso
dopo il pianto...

mercoledì 27 gennaio 2010

IL VUOTO DENTRO

È grigio il colore predominante
in questo inverno
Non sento il freddo che
tagliente urta contro il mio viso
semmai mi accorgo della luce
che non c’è
e che manca ormai da tempo indefinito

Non sento gelare il suolo sotto di me
ma mi accorgo che un iceberg mi alloggia dentro
proprio in mezzo al petto

Ha bloccato ogni movimento
congelato il flusso di emozioni
che partono proprio da lì
dal centro
dal Cuore

Ne scorgo la profondità
ed è come se si fosse creata una voragine
Non provo più niente adesso.

Non sento più niente ora...

Non apprendo niente più a questo punto


giovedì 21 gennaio 2010

CON IL CUORE

svegliarmi in piena notte
quando l'alito del tuo respiro
si fa più tenue ed arranca

sentire una carezza sul cuore
quando sorridi ai miei “teatrini”
messi su per rallegrarti un po’
convinta che possa alleviare
tutte le tue sofferenze

sentirmi fortunata
quando mi guardi ancora
con lo sguardo di chi
sa dare tanto
anche senza fare nulla

desiderare con il cuore
di poterti dare in cambio
metà della mia giovinezza
per vederti di nuovo forte
come un tempo

crollare a volte
sotto il peso schiacciante
del senso di impotenza
che ferocemente si impossessa di me

restami ancora vicina
mamma
e continua a stringere la mia mano
mescolando il tuo cuore al mio
perché forse così la nostra forza
vincerà su tutti i mali e
caccerà via tutte le paure

martedì 12 gennaio 2010

RITORNARE ad ESSERE


Pensieri che giungono veloci
ed altrettanto velocemente sfuggono
Idee che non faccio in tempo
ad afferrare
Eppure sento forte il desiderio
di comunicare
attraverso le mie parole
Come fu un tempo neanche
tanto remoto
Pensieri che riconosco come miei
ed altri nuovi e sconosciuti
ma che accolgo con benevolenza
Chè a restar muti troppo a lungo
non fa bene a nessuno e a niente
la natura ci porta ad “essere”
ed allora… che sia davvero!

lunedì 4 gennaio 2010

PROFUMO


C’era il suo sapore nell’aria.
Il suo odore, il profumo, l’essenza.
C’era Lei!
Aveva cancellato tutto di Lei, dalla sua memoria: il viso, quel suo modo rassicurante di sorridere, il colore della pelle delle mani: mani candide, piccole e delicate;
aveva rimosso il fruscio dei capelli quando li scioglieva per ………..
Aveva addirittura dimenticato il pensiero di quanto l’amava. Ma il suo “odore” no.
Quello era rimasto.
Gli era rimasto addosso, era penetrato nella sua pelle fino in fondo, fino a toccargli le ossa.
Era lì.
E li sarebbe rimasta… per sempre… forse.