mercoledì 11 febbraio 2009

FAI BUON VIAGGIO, ELUANA

INDECISA SE POSTARE O MENO QUEL CHE SEGUE, AVEVO POI DECISO DI TENERLO PER ME, MA POI IL "RODIMENTO" DENTRO E' STATO TALE DA FARMI DECIDERE DI PUBBLICARE IL MIO PENSIERO - QUELLO CHE è VENUTO FUORI APPENA APPRESA LA NOTIZIA.



E così questo lungo martirio è finito e Tu ti sei spenta. Improvvisamente rispetto alle aspettative dei “tecnici”; si, forse qualche giorno prima, ma comunque che differenza fa? Avevano già deciso, loro…
La prima cosa che ho pensato, appena ho appreso la notizia, è stato che Tu non ne potevi più di tutte le diatribe creatisi in merito alla tua “vicenda e condizione” e così hai ceduto, hai mollato. Quasi come a voler dire “basta, non vi sopporto più, risolvo Io la questione”.
Ma sappiamo tutti che non è così.
Hai lottato per 17 lunghi anni e forse avevi voglia di lottare ancora chissà per quanto…
Qualche giorno fa ho criticato l’opinione e l’operato del Presidente del Consiglio, forse più per partito preso che per altro, oggi lo ammetto, perché poi, quando si tratta della vita di un essere umano non si può dire “va bene, la Suprema Corte di Cassazione si è pronunciata a favore” e quindi tutto si può fare; ma la Suprema Corte altro non è che un collegio di Giudici, ovvero di esseri umani, che in questo caso si stanno sostituendo all’unica Entità che può decidere o meno sulla nostra vita.
Spesse volte, di fronte alla sofferenza di una persona cara, si dice “sarebbe meglio che finisse di soffrire”, ma poi, quando veramente arriva quel momento, lo sgomento ed il dolore fa dimenticare ogni forma di ragionevole (o irragionevole) proposito. Quando poi non ci sei più, come Te – adesso – ecco - tutto cambia forma, aspetto e valore.
Non mi sento di condannare Tuo padre, un po’ cerco di comprendere le sue motivazioni, perché non dev’essere semplice, per un padre, vedere la propria bambina in uno stato vegetativo. Fa male vivere una persona – o forse non viverla – o forse ancora viverla e vederla vivere a metà, o non vederla più vivere - non saprei come definire. Fatto sta che Tu respiravi, dalle tue narici respiravi ossigeno e vita, altro che!
Ricordo mio padre, la cui vita per qualche giorno è dipesa da un respiratore, certo, il paragone non regge, ma è per dire che il cuore si spezza in mille pezzi. E questo per pochi giorni, non so immaginare cosa possa diventare moltiplicato per 17 anni. Non oso immaginare il dolore di un genitore di fronte ad un problema simile. Ed ora non oso più neanche giudicare.
Eluana, ragazza dal dolce sorriso che ha fatto affezionare a Te l’Italia intera, tutti Ti immaginiamo così, con le folte sopracciglia nere ed un sorriso bello e pulito che sembra un inno alla vita, eppure nessuno di noi sa com’è stato il Tuo sorriso in questi 17 anni, anche se qualcosa mi fa pensare che l’inno alla vita Tu lo abbia sempre intonato, altrimenti non avresTi retto per tutto questo tempo.
Eluana, perdona tutti noi, se puoi, se per un istante abbiamo pensato che per Te l’eutanasia fosse l’unica soluzione. Perdona chi ha pensato che vita sia solo sgambettare su e giù tutto il giorno, magari senza soddisfazioni e soprattutto senza donare nulla al prossimo. Tu, forse, non hai più “sgambettato”, non hai più indossato i jeans all’ultimo grido, ma il solo fatto che ci fossi, anche se sdraiata nel Tuo letto d’ospedale, anche se nutrita artificialmente, era motivo di vita per chi ti ha voluto bene pur soffrendo per il tuo stato. L’amore li ha fatti soffrire e l’amore ha portato a certe decisioni. Incomprensibili e comprensibili in egual misura. Ma…
Domani, quando si renderanno conto di quanto è accaduto, forse, capiranno. Capiremo. Tutti.
Fai buon viaggio, le preghiere di chi crede in Dio saranno più forti di tutte le polemiche e Ti accompagneranno in questo volo verso il Cielo insieme al pensiero commosso di chi ci crede un po’ meno ma porterà il ricordo di questa esperienza nel cuore.
Perché non c’è diritto alcuno – non c’è sentenza che tenga – non c’è scienza – non c’è niente che possa permettere di sostituire l’uomo a Dio.
Dovremmo rifletterci un po’ su…

6 commenti:

  1. quante persone ci sono che vivono giornalmente queste esperienze, quanti padri, quante madri, devono "scegliere"? No comment... ora no...

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  2. .. il post è bellissimo e molto discreto..
    grazie per le tue belle parole.

    Non condivido la tua posizione, però mi piace molto la delicatezza con cui l'hai espressa..
    Trovo comunque che saper sentire le altrui opinioni, benchè diverse, faccia sempre bene e sia molto positivo, specie in questioni così delicate dove il confine tra giusto e sbagliato è sottilissimo, ammettendo che esista...

    grazie

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  3. ......che riposi in pace!

    non mi esprimo perchè son cose molto personali, ti dico solo che ho rispetto per la vita, ho Fede e credo nei miracoli...

    un bacio e buon week cara Anna

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  4. quello che stavo cercando, grazie

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  5. Grazie a te, ANONIMO se sei riuscito a comprendermi fino in fondo.

    Mi piacerebbe sapere se sei lo stesso anonimo che ha commentato un altro mio post ieri...

    Buona serata

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