Gloria viveva sull’orlo dei marciapiedi. Il suo era il mestiere più antico del mondo. Per sua libera scelta, dopo aver ricevuto batoste su batoste dagli uomini, decise che la sua vita e le sue emozioni avrebbero viaggiato sempre cavalcando l’onda dell’emozione del momento, vivendo alla giornata. Nessun progetto, nessun vincolo, nessuna ambizione se non quella di sentirsi sempre libera. Libera di stare bene e di godere appieno di qualsiasi forma di piacere che la vita potesse donarle.
Si trasformò in una donna cinica e fredda eppure agli occhi dei suoi clienti appariva ancora come la ragazza dolce e sensibile che, in fondo, era sempre stata. Era capace di donare momenti di grande benessere – e non solo fisico – ma finito il tempo a disposizione tornava ad essere la macchina fredda nella quale si era trasformata e dietro la quale si nascondeva.
Non si sentiva affatto usata, anzi, al contrario, era certa di essere lei ad usare i suoi clienti perché così facendo oltre a soddisfare i propri bisogni puramente fisici si sentiva realizzata nella conferma di quella parte di se a se stessa per molto tempo tenuta all’oscuro, ovvero il suo bisogno di sentirsi confermare in continuazione quanto lei valesse. Certo, si rendeva conto che trovare soddisfazione negli apprezzamenti di semplici avventori forse non era il massimo, ma quella era la vita che aveva scelto e così le andava bene. Non voleva altro ed il piacere maggiore lo traeva dal fatto che tutto questo stava andando avanti senza grandi intoppi e complicazioni. Da qui nasceva la sua fierezza.
Fino a quando il destino le giocò uno scherzo inaspettato: dopo innumerevoli incontri con un uomo se ne innamorò. I loro incontri, con il tempo, si erano trasformati in qualcosa di più profondo del semplice e puro contatto fisico. Ogni sera Gloria sperava di incontrare quell’uomo e puntualmente il suo desiderio veniva realizzato. Tra i due si creò un feeling che andava oltre il semplice contatto fisico. Spesse volte l’uomo si fermava con lei a parlare del più e del meno e Gloria si ritrovò a pensare a lui anche nei momenti in cui non lavorava. Il suo modo di fare l’amore, il modo che aveva di guardarla, l’odore che emanava, i discorsi che facevano, le loro chiacchierate l’avevano completamente conquistata fino ad arrivare al punto che non pensava ad altro che a lui.
Il loro rapporto sembrava stesse prendendo forma. Anche quell’uomo ricambiava le attenzioni di Gloria e quei brevi incontri lasciarono lo spazio ad appuntamenti veri e propri durante i quali i due iniziarono a vivere una sorta di quotidianità che avrebbe potuto far pensare a tutt’altro che ad un rapporto cliente – prostituta. Gloria pensò di essere innamorata dell’uomo e per un po’ rallentò con il suo lavoro; l’uomo un giorno le dichiarò il suo amore proponendole di toglierla dalla strada e promettendole amore e fedeltà. Iniziarono a vivere la loro storia e sebbene Gloria non riuscisse a lasciar cadere completamente la sua maschera fredda e cinica, si sentiva, comunque, una donna diversa. Non voleva più saperne di altri uomini e si era completamente dedicata al suo. Ma le cose belle durano sempre poco, almeno per lei. L’uomo un giorno se ne andò, lasciandola incredula e con il cuore spezzato per l’ennesima volta. Ma non tornò sul marciapiede. Trovò lavoro in un bar come aiuto cameriera e sbarcava il lunario lavorando normalmente come faceva la maggior parte delle donne. Si rese conto che non aveva avuto la sua rivincita sugli uomini. Quel senso di rivalsa che sentiva completamente suo non le apparteneva affatto ed anche se non rinnegava il suo passato non voleva più tornare alla vita di prima. Poi una sera, mentre era in giro con le amiche, passò in macchina nel luogo ove anni prima esercitava la sua professione e con sua enorme sorpresa vide lui intento ad abbordare una delle tante prostitute che erano li. Incredula pensò “è un puttaniere, io sono stata con un puttaniere”, l’idea la fece rabbrividire e poi le venne in mente che per tutto il tempo della loro relazione aveva ignorato questo fatto: del resto loro si erano conosciuti in quel modo: lei prostituta e lui puttaniere. Era un dato di fatto. Cosa c’era di nuovo, allora? Dov’era la novità? Chissà, forse anche durante la loro relazione lui avrà continuato a cercare l’amore orario di donne sconosciute… del resto il lupo perde il pelo, ma non il vizio… con un sorriso spinse il piede sull’acceleratore e se ne andò.
Si trasformò in una donna cinica e fredda eppure agli occhi dei suoi clienti appariva ancora come la ragazza dolce e sensibile che, in fondo, era sempre stata. Era capace di donare momenti di grande benessere – e non solo fisico – ma finito il tempo a disposizione tornava ad essere la macchina fredda nella quale si era trasformata e dietro la quale si nascondeva.
Non si sentiva affatto usata, anzi, al contrario, era certa di essere lei ad usare i suoi clienti perché così facendo oltre a soddisfare i propri bisogni puramente fisici si sentiva realizzata nella conferma di quella parte di se a se stessa per molto tempo tenuta all’oscuro, ovvero il suo bisogno di sentirsi confermare in continuazione quanto lei valesse. Certo, si rendeva conto che trovare soddisfazione negli apprezzamenti di semplici avventori forse non era il massimo, ma quella era la vita che aveva scelto e così le andava bene. Non voleva altro ed il piacere maggiore lo traeva dal fatto che tutto questo stava andando avanti senza grandi intoppi e complicazioni. Da qui nasceva la sua fierezza.
Fino a quando il destino le giocò uno scherzo inaspettato: dopo innumerevoli incontri con un uomo se ne innamorò. I loro incontri, con il tempo, si erano trasformati in qualcosa di più profondo del semplice e puro contatto fisico. Ogni sera Gloria sperava di incontrare quell’uomo e puntualmente il suo desiderio veniva realizzato. Tra i due si creò un feeling che andava oltre il semplice contatto fisico. Spesse volte l’uomo si fermava con lei a parlare del più e del meno e Gloria si ritrovò a pensare a lui anche nei momenti in cui non lavorava. Il suo modo di fare l’amore, il modo che aveva di guardarla, l’odore che emanava, i discorsi che facevano, le loro chiacchierate l’avevano completamente conquistata fino ad arrivare al punto che non pensava ad altro che a lui.
Il loro rapporto sembrava stesse prendendo forma. Anche quell’uomo ricambiava le attenzioni di Gloria e quei brevi incontri lasciarono lo spazio ad appuntamenti veri e propri durante i quali i due iniziarono a vivere una sorta di quotidianità che avrebbe potuto far pensare a tutt’altro che ad un rapporto cliente – prostituta. Gloria pensò di essere innamorata dell’uomo e per un po’ rallentò con il suo lavoro; l’uomo un giorno le dichiarò il suo amore proponendole di toglierla dalla strada e promettendole amore e fedeltà. Iniziarono a vivere la loro storia e sebbene Gloria non riuscisse a lasciar cadere completamente la sua maschera fredda e cinica, si sentiva, comunque, una donna diversa. Non voleva più saperne di altri uomini e si era completamente dedicata al suo. Ma le cose belle durano sempre poco, almeno per lei. L’uomo un giorno se ne andò, lasciandola incredula e con il cuore spezzato per l’ennesima volta. Ma non tornò sul marciapiede. Trovò lavoro in un bar come aiuto cameriera e sbarcava il lunario lavorando normalmente come faceva la maggior parte delle donne. Si rese conto che non aveva avuto la sua rivincita sugli uomini. Quel senso di rivalsa che sentiva completamente suo non le apparteneva affatto ed anche se non rinnegava il suo passato non voleva più tornare alla vita di prima. Poi una sera, mentre era in giro con le amiche, passò in macchina nel luogo ove anni prima esercitava la sua professione e con sua enorme sorpresa vide lui intento ad abbordare una delle tante prostitute che erano li. Incredula pensò “è un puttaniere, io sono stata con un puttaniere”, l’idea la fece rabbrividire e poi le venne in mente che per tutto il tempo della loro relazione aveva ignorato questo fatto: del resto loro si erano conosciuti in quel modo: lei prostituta e lui puttaniere. Era un dato di fatto. Cosa c’era di nuovo, allora? Dov’era la novità? Chissà, forse anche durante la loro relazione lui avrà continuato a cercare l’amore orario di donne sconosciute… del resto il lupo perde il pelo, ma non il vizio… con un sorriso spinse il piede sull’acceleratore e se ne andò.
Nessun commento:
Posta un commento