Mentre tornavo in macchina, ieri pomeriggio, pensavo a varie cose e mi era venuta l’idea di scriverci un post… è che poi le idee, ultimamente, mi sfuggono! Mentalmente avevo scritto tutto, ma ora, d’avanti a questa tastiera, è come se non sapessi più cosa dire.
Ero di ritorno dal medico, uno specialista, perché dopo più di una settimana di mal d’orecchie mi ero preoccupata del fatto che non passasse. Risultato: tanti bla bla bla, prescrizioni (rassicurazioni, soprattutto) ed una prescrizione particolare. Mi ha detto, testuale “sarebbe meglio se per due o tre giorni evitasse di fumare, altrimenti…”
Ho alzato le spalle e sono uscita dallo studio. Vabbè, tutti i medici lo dicono ai fumatori…
Però, guidando, nel tragitto fino a casa c’ho pensato su. Del resto, non è una cattiva idea
smettere di fumare; perché se devo privarmi della mia adorata ed odiata nicotina per tre giorni va a finire che ne approfitto per liberarmene definitivamente.
Ed ho pensato a tutto quello cui andrò incontro, perché lo so cosa significa, perché tanti anni fa avevo smesso con molto sacrificio e mi dicevo sempre che MAI avrei ricominciato per non patire di nuovo la stessa tortura… ed ho maledetto il giorno in cui ho ricominciato.
Fu così, per caso, a Barcellona… costavano poco, molto meno che in Italia ed io mi ero già di nuovo riavvicinata a qualche
paglia fumata sporadicamente in compagnia dei miei amici. Era a Barcellona, il 19 maggio di due anni fa… come potrei dimenticarmene?!?!? Periodo del cacchio, quello. Giorni di merda pura, quelli… il viaggio pure, alla fine, più che una distrazione si è rivelato una distruzione, ma forse ero io che non stavo bene… anzi
ero io che non stavo bene.
Vabbè, Barcellona a parte (e tutto quel che ne scaturisce nell’archivio dei ricordi)
ricordo bene, anzi so bene che in quel periodo ero proprio fuori di me e dalla grazia di Dio.
Vabbè… Barcellona e grazie a parte, non fumo da quasi 24 ore. Lo so che non è ancora un risultato degno di rilievo, ma vorrei impegnarmi. Mi sento pronta a farlo. Soprattutto perché oggi so che non sono dipendente da nulla, che non devo esserlo. Dipendere da cosa e perché? Non sostituirò la mia tanto amata/odiata nicotina con caramelle, cioccolata e cibi gustosi. Creerei un altro tipo di dipendenza e questo non va bene. Dovrò avere la ferma forza di volontà di non dovermi attaccare a nulla di esterno che possa farmi stare bene. La forza la troverò dentro di me, sia per superare la voglia di fumare e sia per “coccolarmi” nei momenti di maggior tensione.
Come oggi, per esempio, che è
primavera (almeno sul calendario) e sebbene fuori ci sia un gran vento che ha abbassato un pochino la temperatura, il sole è bello e rassicurante. Ed è proprio in giornate così che mi piace “guardare fuori”, che mi sento più predisposta verso l’esterno. Farei una passeggiata in un parco… chissà… magari domani… e ne approfitterò del fatto di trovarmi immersa nel verde per riossigenare i polmoni… quale altra migliore carezza sul cuore potrei desiderare?
Quest’anno non mi sono accorta di nulla. Dei fiori di pesco, delle margherite sui prati, nulla.
Il buio più completo, tanto sono stata presa dal corri-corri di febbraio. Ma sento cinguettare gli uccellini fuori dalla finestra, che musica ragazzi! Sarà.. ma a me piace troppo il cinguettio degli uccelli, anche la mattina presto quando mi svegliano e, diciamolo, un po’ rompono, però non riesco ad esserne mai completamente infastidita…
BUONA PRIMAVERA A TUTTI e...
ed anche a me e ai miei nuovi buoi propositi :))