Cara Mamma, Caro Papà,
è un Natale diverso questo, per me. Per la prima volta
SOLA.
Sola senza di Voi.
Quest’anno Mamma ha raggiunto Te, Papà, lassù; ed io, da
quaggiù, spesso guardo il cielo che, come ieri, immagino sia espressione dei
Vostri sorrisi dedicati a me. Era di un colore indescrivibile come credo siano
indescrivibili le meraviglie del Paradiso.
Cari Genitori miei,
lo so che mi siete vicini in questi giorni, lo sento
perfettamente. Quando Vi chiamo Voi arrivate, sempre pronti, come quando
piangevo da bambina.
Mi consola sapere che il nostro Amore vivrà per sempre.
Certo, mi addolora ancora non poterVi più abbracciare. Ma sono umana, legata
alle cose terrene ed è difficile, talvolta, saper gioire per valori più profondi,
anche se non tangibili.
Adorata Mamma, cuore del mio cuore,
Adorato Papà, che in me rivedo le Tue sembianze,
è un Natale diverso. Non sento che è Natale. E forse
questo è un bene. Non mi son fatta prendere dal luccichio delle lucine
colorate, dei pacchi dono e dei fiocchi scintillanti. No. Semmai mi sento più
vicina a Voi e a Dio.
E’ la festa di Gesù. Ecco per cosa devo gioire. Per la
nascita di una salvezza nel cuore di ognuno di noi. E ricordando l’insegnamento
più grande che il Messia ci ha lasciato: l’AMORE!
Farò tesoro di questo insegnamento e del dono che mi
avete lasciato: la mia VITA! Che custodirò con cura ed amore.