Si era svegliata che il sole era ormai alto in cielo. La luce del mattino inondava tutta la stanza dandole un forte senso di “calore”. Si ranicchiò ancora un po’ sotto le coperte gustandosi quella sensazione di benessere che solo una mattina di festa era in grado di donare.
Aveva dormito bene, stranamente, dopo giorni e giorni di notti agitate. Eppure il giorno prima non era stato certo uno dei suo giorni preferiti. Si era concluso un altro capitolo di quella storia che… storia? Si era concluso un altro capitolo. Punto. Forse aveva proprio finito il libro...
L’influenza le aveva lasciato uno strascico doloroso alle ossa. Le sua povere ossa stritolate dal peso di quei pensieri che il cuore non aveva più la forza di sopportare e così ha delegato altre parti del corpo. Quanto tempo sprecato. Quanta fatica inutile. Quanti patimenti per un pugno di mosche!!!
Ma una cosa di positivo c’è stata in tutta quella storia: lei era riuscita finalmente a rimettersi in gioco. Era tornata ad AMARE. A farlo con la “A” maiuscola. E non è poco! N è poco sentirsi nuovamente “viva”.
E non è poco , adesso, sentire questa voglia irrefrenebile di dirgli “mi manchi tanto” proprio oggi… proprio oggi che Lui non si è nemmeno degnato di chiederle “come stai?”… proprio oggi: un giorno uguale a molti altri, nulla di nuovo, stesse delusioni, stessi malumori; ma con una differenza sostanziale: il libro è finito… ed allora non ha più senso neanche il “mi manchi tanto”.
Fine