venerdì 30 aprile 2010

MORIVA IN BOCCA NEL RESPIRO LA PAROLA

... quando un desiderio incoffesabile rimane spento...

e muore nelle lacrime anche l'ultima parola...

sospeso col mio corpo ad un sottile ramo
CAPIRE CHE CHI TACE è PERDENTE
domandami se forse arriverò lontano...

...non sono più sospeso ad un sottile ramo...


MORIVA IN BOCCA NEL RESPIRO LA PAROLA
(litfiba e annagi)

sabato 24 aprile 2010

TAO di Aprile


"Gli ostacoli al flusso di energia sono il dubbio, l’ansia, la paura, l’interesse personale, la mancanza di fiducia in se stessi e una limitante concentrazione sui risultati"



"Per liberare la tua capacità di riuscita da una limitante fissazione, concentrati sul flusso stesso dell’energia, non sull’obiettivo che ti prefiggi. Pratica il nishkam karma: “azione priva del desiderio per i risultati”.

giovedì 15 aprile 2010

MORBIDE CORAZZE


A cosa servono le “corazze”? inevitabilmente servono a proteggere.
Gli antichi cavalieri ne avevano di robuste e gli servivano per salvarsi la vita durante i combattimenti.
I cavalieri di oggi ne hanno bisogno per evitare che ulteriori lame affilate possano compromettere seriamente la propria esistenza sentimentale. Detta così può apparire brutale, o per inverso, forse “leggera”, ma è una sacrosanta verità.
Ci si rifugia dietro una facciata di apparente “durezza” per evitare di farsi ancora male; ma questo non vuol dire che ci si allontana da tutto privandosi della gioia di vivere sereni momenti di felicità.
Oggi ho scoperto che alcune corazze dietro le quali ci nascondiamo servono e sono utili per “preservare” il nostro cuore da ulteriori delusioni, ma non sono, in realtà, veri e propri scudi.
Guardare attraverso la barriera che abbiamo costruito attorno a noi ci è utile per “identificare” quello che potrebbe non farci bene, per lasciar, così, spazio a chi, invece, merita veramente la nostra attenzione.
Ci sono corazze e corazze. Quelle che non lasciano passare niente, stratiformi, pesanti; e quelle che pur apparendo assai robuste permettono all’aria di entrare… ma giusto quel tanto che basta per capire, assusandone l’odore, se si tratta di ossigeno o aria rarefatta.
Ci permettono solo di avere quel giusto e sano “distacco” che altro non è che “il miglior punto di osservazione”, quello fatto di ragionevolezza ed obiettività. Perché non bisogna far decidere solo il cuore… non più arrivati ad un certo punto.
Tutto questo per evitare di cacciarsi in continuazione in situazioni poco congeniali e per non far la fine della topolina della favola, quella che ha voluto a tutti costi sposare un gatto nell’assurda convinzione che non l’avrebbe mai mangiata. Ma il gatto se la mangiò… come era inevitabile che fosse…

mercoledì 7 aprile 2010

FINALMENTE LA PRIMAVERA


Finalmente la primavera.
Quando Lisa esce dal “palazzo” è buio già da un po’, ma l’aria è mite e profuma di buono.
Sarà che lì dentro si respirava aria rarefatta come spesso accade quando è al lavoro.
Si spinge a passeggiare per le vie del centro apprezzando la leggera brezza che le scompiglia i capelli: non ha voglia di andare subito a casa e non si preoccupa del fatto di essere sola.
Il Tevere scorre, lento, sembra uno specchio su cui ci si può riflettere.
E si ritrova a ri-flettere
Rendendosi conto che ...
Che i cambiamenti non sempre portano con se qualcosa di negativo
Sì, si può stare bene anche così…
soli
affacciati sull’argine di un fiume
ad aspettare che il vento tolga via tutte le nuvole…
e poi tornare a casa con un rinnovato senso di pace.

venerdì 2 aprile 2010