mercoledì 30 dicembre 2009

FELICE ANNO NUOVO


Ed eccoci di nuovo alla fine di un altro anno.
Mai come quest'anno il clima si addice all'immagine che sempre ho di un anno che passa e se ne va.
Questo grigio inverno ha indossato il suo vestito migliore per salutare il "vecchio anno" che stancamente vive le sue ultime ore cercando di fare ancora qualcosa per noi con l'intento di non deluderci.
Mi auguro che il "tempo" indosserà un vestito più solare che possa servire da incoraggiamento al "giovane 2010" sperando che il suo operato sia degno di essere chiamato tale; ma se così non sarà - sarà comunque "degno" di essere vissuto a prescindere...
Non sono più tanto capace di usare le parole... ancora no... ma l' AUGURIO che voglio fare, a TUTTI, è quello di

VIVERE OGNI GIORNO CON L'ENTUSIASMO e LA CURIOSITA' DELLA PRIMA VOLTA, CON UN BRICIOLO DI OTTIMISMO IN PIU' e DI GRATITUDINE PER TUTTO QUELLO CHE ABBIAMO CERCANDO DI GUARDARE AVANTI E FARE QUALCOSA PER CRESCERE E MIGLIORARCI SEMPRE PIU'.

Con affetto sincero

mercoledì 23 dicembre 2009

BUON NATALE


A U G U R I
per un Natale di Pace e Serenità
e
che ognuno di noi
possa riscoprire il vero valore dei sentimenti
e
ricominciare ad AMARE
un saluto a tutti quanti Voi, amici bloggers, virtuali e non
a chi continua a seguirmi nonostante la mia assenza su "questi schermi"
a chi passa velocemente e distrattamente se ne va
a chi resta
e soprattutto a CHI NON HO AVUTO MODO DI SALUTARE PERSONALMENTE
perchè il tempo è un tiranno
corre troppo veloce e a volte non ce la faccio a stargli dietro




Il tuo viso sul muro e ogni ombra va via
Col suo passo scuro
Per questa malattia non c’è che il futuro
Il tuo sguardo si accende e ti parlo di me
Di queste ore orrende
Della mia rabbia che mi copro con le bende
…..
E io dipingo un lungo fiume e un vaso finto e
Stringo te… mi stringo a te
A tutto quanto, tutto quello che non c’è
Quanta rabbia ho veduto salire leggera
Quanti volti ho segnato sui vetri di sera
Quanta cenere e quanti perché
Quanta vita ho trovato
Dov’è?
Quanta notte mi manca e mi manchi stanotte
Così come sei tu
Il tuo corpo disegno in un’altra realtà
Chiuso nel mio regno
E come una Pietà
A cui non mi rassegno
E poi distrutto ma contento
Rivivo tutto, ogni momento
E scelgo te e tutto quanto tutto quello che non c’è

(C. Baglioni)




è difficile dire, parlare, raccontare, esprimere quello che accade nel cuore in certi momenti. Anche quest'anno, come ogni anno, di tutti gli anni di cui ho memoria (anno più anno meno e quest'anno un po' di più)... anche quest'anno la tristezza regna sovrana.
Sarà che il tempo passa velocemente, sempre più velocemente; saranno le maggiori responsabilità o le preoccupazioni, sarà che... il FUTURO è lì, davanti agli occhi, pronto ad essere vissuto, afferrato, approfittato... ma non è vissuto, nè afferrato, tantomeno approfittato... sarà semplicemente trascorso con inerzia... e così se ne va e con se porterà via tutto. Tutto quello che non ha già preso e portato già via.
Sarà che in giorni come questi la solitudine pesa di più. Quella del cuore e dell'anima. Quel dolore silente che cova e scava e addolora... subdolo. Perchè esce fuori sempre quando meno te lo aspetti.
Solitudine anche fisica per la mancanza di qualcuno. O di qualcosa. O di entrambe le cose.
Solitudine anche per l'assenza di quella giovinezza che andava a braccetto con la spensieratezza. Accoppiata micidiale, se ci penso adesso. Perchè insieme non hanno combinato un tubo.
Sarà che ... o forse non sarà proprio niente.
E come canta il mio Baglioni "per questa malattia non c'è che il futuro" perchè il tempo - passando - guarirà tutto... ma io ci credo poco! Quanto altro tempo dovrà passare affinchè possano guarire certi mali?
E così, rinchiusa nel mio regno, rivivo ogni momento di mille anni fa, quando un semplice abbraccio era una cosa banale e scontata ed oggi sarebbe, invece, un dono di Dio...

giovedì 10 dicembre 2009