La sorpresa di riscoprire il gusto di vecchi sapori.
Ritrovare quel senso di libertà che solo il vento veloce sul viso può darti.
La gioia di aprire un vecchio cassetto e trovarci tracce di una passata memoria.
Spaccarsi di fatica e sudore per sentirsi subito meglio fisicamente.
Ritornare in vecchi e cari luoghi ed accorgersi che niente è cambiato, sia fuori che dentro di te.
È un periodo strano, questo. Intenso, forse. Pieno di cose da fare (e da non fare), pieno di pensieri nuovi (e di non pensare), denso di eccitanti emozioni (e calma tranquillità)… un caos calmo…
L’acquisto dello scooter è senz’altro l’evento che mi ha donato più adrenalina di tutti. Finalmente di nuovo su due ruote – velocemente - spostamenti lampo e non più stress da automobile che solo a pensarci mi torna l’agitazione. Mi sento libera e ragazzina, canto a squarciagola sotto il casco e non sento più freddo, nonostante tutto.
Mi sento nuovamente libera.
Ho 20 anni.
Sono una ventenne con il cuore da ventenne, nel corpo di una quarantenne, col cervello di una quarantunenne che a il 20 anni in ognuno degli emisferi del cervello… un caos calmo …
Sarà per questo che mi è capitato tra le mani il diario di quando ero ragazzina. L’ho letto tutto, da quando avevo 11 anni fino a… non so, forse fino a 16 o 17 anni.
Sono stata travolta da un turbinio di tenere emozioni. Sì, mi ha fatto tenerezza quella ragazzina che scriveva già da allora.
Senza malinconia, senza rammarico per il tempo che è passato velocemente, lasciandomi invecchiare e maturare, ma con la tranquillità che si dedica alla lettura di un racconto. Quante cose che avevo dimenticato! Particolari, lettere di amiche del cuore, disegnini e dediche… uno spasso!
Ed ancora un week end di “stacco” dal tran tran quotidiano con le mie amichette di sempre.
A Londra. Già, proprio lì. Avevo sempre detto che sarei voluta tornarci, ma con lo spirito giusto per non perdere e sciupare il ricordo che quella fantastica città aveva lasciato dentro di me. Ed ho sempre avuto il timore che una volta tornata non sarebbe stata più la stessa cosa, sempre per il solito discorso che tutto cambia. Ebbene: lo spirito è rimasto intatto, la città anche, io non ne parliamo.
Saranno passati un paio di decenni e forse non è vero che tutto cambia… o forse è solo un cerchio che si completa in questo periodo di calma turbolenta.
Tre giorni intensi di camminate, visite e shopping (inevitabile, direi) e soprattutto tre giorni di noi tre insieme…
Una macedonia di “ritorni” nei miei pensieri, ma nel contempo anche di non ritorni e piacevoli novità.
E poi ho riscoperto quanto fa bene sudare, saltare, fare esercizio fisico fino a sentire i muscoli bruciare. Questo lo sapevo già, ma la pigrizia aveva preso il sopravvento lasciando il posto a fantomatici (ma anche reali) alibi che prendevano il posto della mia presenza in palestra.
È un periodo stranamente calmo e caotico. Nessun pensiero da quando ho deciso di smettere di chiedermi sempre perché e percome; le spiegazioni arrivano sempre da sole, basta sapersene accorgere. Inutile starci a pensare troppo su. Arrivano e basta. Come illuminazioni.
E così ho capito che non serve partire, andare lontano per fuggire da una realtà che non vogliamo. Perché quella realtà resta dove l’abbiamo lasciata e ci aspetta al nostro ritorno.
Fuggire, andare lontano per un po’ deve servire a staccare la spina, per tornare – poi – a quella realtà da affrontare con il sorriso pensando al ricordo di momenti gioiosi che resteranno nel cuore.
Questo serve. Nessun altra illusione.
È un periodo di mille rivoluzioni intorno a me, ma provo una strana calma…
… un caos calmo …
Ritrovare quel senso di libertà che solo il vento veloce sul viso può darti.
La gioia di aprire un vecchio cassetto e trovarci tracce di una passata memoria.
Spaccarsi di fatica e sudore per sentirsi subito meglio fisicamente.
Ritornare in vecchi e cari luoghi ed accorgersi che niente è cambiato, sia fuori che dentro di te.
È un periodo strano, questo. Intenso, forse. Pieno di cose da fare (e da non fare), pieno di pensieri nuovi (e di non pensare), denso di eccitanti emozioni (e calma tranquillità)… un caos calmo…
L’acquisto dello scooter è senz’altro l’evento che mi ha donato più adrenalina di tutti. Finalmente di nuovo su due ruote – velocemente - spostamenti lampo e non più stress da automobile che solo a pensarci mi torna l’agitazione. Mi sento libera e ragazzina, canto a squarciagola sotto il casco e non sento più freddo, nonostante tutto.
Mi sento nuovamente libera.
Ho 20 anni.
Sono una ventenne con il cuore da ventenne, nel corpo di una quarantenne, col cervello di una quarantunenne che a il 20 anni in ognuno degli emisferi del cervello… un caos calmo …
Sarà per questo che mi è capitato tra le mani il diario di quando ero ragazzina. L’ho letto tutto, da quando avevo 11 anni fino a… non so, forse fino a 16 o 17 anni.
Sono stata travolta da un turbinio di tenere emozioni. Sì, mi ha fatto tenerezza quella ragazzina che scriveva già da allora.
Senza malinconia, senza rammarico per il tempo che è passato velocemente, lasciandomi invecchiare e maturare, ma con la tranquillità che si dedica alla lettura di un racconto. Quante cose che avevo dimenticato! Particolari, lettere di amiche del cuore, disegnini e dediche… uno spasso!
Ed ancora un week end di “stacco” dal tran tran quotidiano con le mie amichette di sempre.
A Londra. Già, proprio lì. Avevo sempre detto che sarei voluta tornarci, ma con lo spirito giusto per non perdere e sciupare il ricordo che quella fantastica città aveva lasciato dentro di me. Ed ho sempre avuto il timore che una volta tornata non sarebbe stata più la stessa cosa, sempre per il solito discorso che tutto cambia. Ebbene: lo spirito è rimasto intatto, la città anche, io non ne parliamo.
Saranno passati un paio di decenni e forse non è vero che tutto cambia… o forse è solo un cerchio che si completa in questo periodo di calma turbolenta.
Tre giorni intensi di camminate, visite e shopping (inevitabile, direi) e soprattutto tre giorni di noi tre insieme…
Una macedonia di “ritorni” nei miei pensieri, ma nel contempo anche di non ritorni e piacevoli novità.
E poi ho riscoperto quanto fa bene sudare, saltare, fare esercizio fisico fino a sentire i muscoli bruciare. Questo lo sapevo già, ma la pigrizia aveva preso il sopravvento lasciando il posto a fantomatici (ma anche reali) alibi che prendevano il posto della mia presenza in palestra.
È un periodo stranamente calmo e caotico. Nessun pensiero da quando ho deciso di smettere di chiedermi sempre perché e percome; le spiegazioni arrivano sempre da sole, basta sapersene accorgere. Inutile starci a pensare troppo su. Arrivano e basta. Come illuminazioni.
E così ho capito che non serve partire, andare lontano per fuggire da una realtà che non vogliamo. Perché quella realtà resta dove l’abbiamo lasciata e ci aspetta al nostro ritorno.
Fuggire, andare lontano per un po’ deve servire a staccare la spina, per tornare – poi – a quella realtà da affrontare con il sorriso pensando al ricordo di momenti gioiosi che resteranno nel cuore.
Questo serve. Nessun altra illusione.
È un periodo di mille rivoluzioni intorno a me, ma provo una strana calma…
… un caos calmo …
Cosa dire di fronte a questo dipinto dai chiaro-scuri così affascinanti? Niente di più se non: bellissimo... il racconto e ancor di più ciò che sei...
RispondiEliminaSerena notte...
Mi ritrovo nel tuo caos calmo,
RispondiEliminabello quello che hai scritto, è sempre un piacere leggerti, Anna.
Un bacione da Roma
.. che bello questo post..
RispondiEliminaMi fai venire una voglia matta di aprire i miei cassetti-ricordi.. e fare un tuffo dove l'acqua è più blu...
L'altro giorno l'ho fatto con le foto.. Foto di 33 anni di vita..
Le ho catalogate, scannerizzato le più belle (caricate in facebook per l'orrore dei più !! :-) ), meditato su dov'ero in quella gita.. E chi era la ragazzina coi capelli rossi accanto ame.. Come si chiamava pure??
E poi i ricordi, come l'alta marea, sono arrivati.. E mi è sembrato di rivivere le stesdse emozioni, sentire gli stessi profumi, e mangiare il sale delle stesse lacrime..
.. solo che queste eran lacrime nuove, lacrime di malinconia per una vita che non c'è più..
Un abbraccio
Hai fatto un bellissimo e sincero excursus tra passato e presente di come sei dentro e fuori..quasi tu avessi la macchina del tempo.
RispondiEliminaPer me, al punto in cui ti trovi adesso e da ciò che percepisco su come ti senti...tu mia cara Anna puoi (in questo andato deja-vu in questa fascia spazio temporale...)
OSARE.
Ho la sensazione che tutto ciò in cui ti cimenterai o ti accingerai a fare sarà solo bellissimo ed indimenticabile.
Un abbraccio.
@ MAURIZIO
RispondiEliminache dirti? non posso far altro che ringraziare :))
@ FABI
grazie anche a te. Mi fa piacere quando qualcun altro si ritrova in quello che scrivo :))
@ BALUA
RispondiEliminaio se riguardo le foto di vecchia data (soprattutto quelle della scuola) mi deprimo: dimenticato quasi tutti i nomi... è grave?
Però mi spiace leggere di lacrime di malinconia... dai su...
rileggi le ultime righe di questo post... spero di riuscire a strapparti un sorriso (meno malinconico)
:)
@ CALLIOPE
RispondiEliminami auguro che le tue impressioni si avverino.
Una cosa è certa (anche se mi secca un po' scriverlo qui sul blog): sento qualcosa di diverso, ogni giorno di più... e questo mi fa stare bene con me stessa, il che mi sembra già molto
Grazie infinite per il tuo incoraggiamento
:)
Ciao AnnaGi, mi pare che tu sei del Cancro...e non mi meraviglia..trovare un post con questi ingredienti...mi riferisco soprattutto ai ricordi che rivestono per il tuo segno una particolare importanza...e anche quell'animo capace di restare fresco nel tempo...un sentimento giovanile capace di portarsi l'entusiasmo fino a tarda età...l'ho osservato in tante persone cel Cancro che ho conosciuto...una mia carissima amica per esempio scriveva fiabe per abmabini!
RispondiEliminaCiao AnnaGi, sono contenta di questo tuo stato d'animo che mi pare positivo e ti ringrazio anche del tuo commento da me
Una buona serata
Con simpatia
Franca
@ DONNACHENINA
RispondiEliminasi, sono del cancro e del cancro ho TUTTI I DIFETTI: permalosa, pigra, lunatica...
... grazie, Franca!
un caro abbraccio
Ben tornata tra i centauri ;)
RispondiEliminasaluti, mr.henri
Anna, finalmente un bel periodo!!!..
RispondiEliminaCiao ventenne!!!
Un bacio..
@ MR HENRY
RispondiEliminaandiamo a farci un giretto insieme prossimamente?
@ DAVIDE
ciao Davide, è bello affacciarsi e trovare il sole!!!
buon we!