IL CORAGGIO DI CAMBIARE
Capita spesso di sentirsi insoddisfatti e lamentarsi per come vanno le cose, ovvero lamentarsi perché il mondo a volte non gira come vorremmo che girasse. A volte ci sentiamo prigionieri di situazioni che ci siamo creati da soli e che poi ci vanno strette e nonostante tutto non facciamo niente per cambiarle. Non muoviamo un dito per capovolgere e ribaltare tali situazioni. Continuando a lamentarci, oppure a provare un senso fastidioso di inquietudine, ci trasciniamo “andando avanti”, lasciandoci, così, vivere dagli eventi piuttosto che vivere gli eventi senza accorgerci che tutto dipende da noi, che siamo noi che ci costruiamo il nostro futuro e quello che saremo domani. Abbiamo paura di cambiare. È più semplice rimanere ancorati a vecchi stereotipi che, essendoci noti ci danno sicurezza, piuttosto che ribaltare la situazione ed andare incontro a qualcosa di nuovo, sconosciuto, ignoto. Lasciare il certo per l’incerto fa paura, è vero, ma è anche vero che non si può rimanere legati alle situazioni solo per abitudine. Certo. Il nodo della questione sta proprio qui. Ci si lascia cullare dall’abitudine. “Ormai è così e resto calato in questo ruolo, mi lascio vivere, senza accorgermi che la vita passa, va avanti ed io sto perdendo molti treni”. Avere il coraggio di cambiare. Sì, il CORAGGIO. Si tratta di coraggio perché i cambiamenti spaventano a volte. C’è chi è più “temerario” e si butta a pesce nelle situazioni, nelle novità e chi, invece, è meno impulsivo e si crogiola nell’abitudine, magari augurandosi che prima o poi la situazione cambierà.
Ma le situazioni non cambiano! Siamo noi che cambiamo. Questo è un punto fondamentale che quasi sempre – però – non teniamo in considerazione. Se qualcosa cambia o è cambiata è perché NOI siamo cambiati e stiamo cambiando. Ed il nostro cambiamento interiore fa sì che poi vediamo le cose da un’ottica diversa dalla solita. E ci sembra tutto differente da com’era prima. Eppure, a volte capita che pur essendo cambiati noi, pur guardando in faccia la realtà, pur capendo che qualcosa non è più come prima, continuiamo a restare ancorati a quel qualcosa, vai a sapere il perché. Forse proprio perché il cambiamento vero richiede tanto, ma tanto coraggio e c’è bisogno di tempo per fare andare d’accordo emotività e razionalità. Il cambiamento vero, e qui mi riferisco a quello personale, quello che avviene dentro di noi, provoca dolore, sofferenza. Certo, perché accettare una parte di noi che ignoravamo che esistesse, imparare a conoscerla e a conviverci, staccarci da quella nostra “parte malata” ma tanto cara perché è con noi da tutta la vita (l’abitudine) comporta fatica, stress emotivo e sofferenza. Ma poi, il risultato, come al solito, dovrebbe essere una rinascita personale che porta – si spera – a vivere con maggiore consapevolezza le scelte che si faranno da lì in avanti.
Quindi il cambiamento è un cambiamento personale, intimo. Una volta avvenuto questo cambiamento le situazioni dovrebbero apparire ai nostri occhi sotto un’altra veste e forse in quel momento siamo davvero in grado di comprendere cosa è meglio per noi, ora che abbiamo imparato a conoscerci nel profondo, ora che si presume abbiamo raggiunto un giusto grado di equilibrio. E allora il CORAGGIO di CAMBIARE non si riferisce alle azioni che compiamo (cambio lavoro, cambio casa, lascio il mio fidanzato) ma riguarda una sfera molto ma molto più profonda: la nostra anima. Allora capisco perché per molti è difficile. Ora capisco che mettersi in discussione fa paura. Si. Fa paura e bisogna essere davvero pronti per affrontare un viaggio così tanto coraggioso!
Capita spesso di sentirsi insoddisfatti e lamentarsi per come vanno le cose, ovvero lamentarsi perché il mondo a volte non gira come vorremmo che girasse. A volte ci sentiamo prigionieri di situazioni che ci siamo creati da soli e che poi ci vanno strette e nonostante tutto non facciamo niente per cambiarle. Non muoviamo un dito per capovolgere e ribaltare tali situazioni. Continuando a lamentarci, oppure a provare un senso fastidioso di inquietudine, ci trasciniamo “andando avanti”, lasciandoci, così, vivere dagli eventi piuttosto che vivere gli eventi senza accorgerci che tutto dipende da noi, che siamo noi che ci costruiamo il nostro futuro e quello che saremo domani. Abbiamo paura di cambiare. È più semplice rimanere ancorati a vecchi stereotipi che, essendoci noti ci danno sicurezza, piuttosto che ribaltare la situazione ed andare incontro a qualcosa di nuovo, sconosciuto, ignoto. Lasciare il certo per l’incerto fa paura, è vero, ma è anche vero che non si può rimanere legati alle situazioni solo per abitudine. Certo. Il nodo della questione sta proprio qui. Ci si lascia cullare dall’abitudine. “Ormai è così e resto calato in questo ruolo, mi lascio vivere, senza accorgermi che la vita passa, va avanti ed io sto perdendo molti treni”. Avere il coraggio di cambiare. Sì, il CORAGGIO. Si tratta di coraggio perché i cambiamenti spaventano a volte. C’è chi è più “temerario” e si butta a pesce nelle situazioni, nelle novità e chi, invece, è meno impulsivo e si crogiola nell’abitudine, magari augurandosi che prima o poi la situazione cambierà.
Ma le situazioni non cambiano! Siamo noi che cambiamo. Questo è un punto fondamentale che quasi sempre – però – non teniamo in considerazione. Se qualcosa cambia o è cambiata è perché NOI siamo cambiati e stiamo cambiando. Ed il nostro cambiamento interiore fa sì che poi vediamo le cose da un’ottica diversa dalla solita. E ci sembra tutto differente da com’era prima. Eppure, a volte capita che pur essendo cambiati noi, pur guardando in faccia la realtà, pur capendo che qualcosa non è più come prima, continuiamo a restare ancorati a quel qualcosa, vai a sapere il perché. Forse proprio perché il cambiamento vero richiede tanto, ma tanto coraggio e c’è bisogno di tempo per fare andare d’accordo emotività e razionalità. Il cambiamento vero, e qui mi riferisco a quello personale, quello che avviene dentro di noi, provoca dolore, sofferenza. Certo, perché accettare una parte di noi che ignoravamo che esistesse, imparare a conoscerla e a conviverci, staccarci da quella nostra “parte malata” ma tanto cara perché è con noi da tutta la vita (l’abitudine) comporta fatica, stress emotivo e sofferenza. Ma poi, il risultato, come al solito, dovrebbe essere una rinascita personale che porta – si spera – a vivere con maggiore consapevolezza le scelte che si faranno da lì in avanti.
Quindi il cambiamento è un cambiamento personale, intimo. Una volta avvenuto questo cambiamento le situazioni dovrebbero apparire ai nostri occhi sotto un’altra veste e forse in quel momento siamo davvero in grado di comprendere cosa è meglio per noi, ora che abbiamo imparato a conoscerci nel profondo, ora che si presume abbiamo raggiunto un giusto grado di equilibrio. E allora il CORAGGIO di CAMBIARE non si riferisce alle azioni che compiamo (cambio lavoro, cambio casa, lascio il mio fidanzato) ma riguarda una sfera molto ma molto più profonda: la nostra anima. Allora capisco perché per molti è difficile. Ora capisco che mettersi in discussione fa paura. Si. Fa paura e bisogna essere davvero pronti per affrontare un viaggio così tanto coraggioso!
condivido, apprezzo, rifletto.
RispondiEliminaringrazio, e abbraccio.
Lasciare la via vecchia per la nuova.....
RispondiEliminasi sa cosa si lascia,
ma non si sa cosa si trova !!!!
Personalmente amo cambiare un qualcosa che non mi soddisfa più,
come un lavoro sottopagato o un mobile vecchio da buttare....
ma nella mia vita ho fatto anche scelte importanti....
ho lasciato, ho cambiato.....
forse avrò fatto del male a delle persone,
ma ho avuto il coraggio delle mie azioni.
Mi sono rimboccata le maniche, e ho agito a seconda di quello che mi sembrava meglio per me e per le mie figlie.
Ed ora sono molto più serena.
Ciao ANNAGI, un bacione
@ DIGITO
RispondiEliminarinrazio ed abbraccio anche io!
:)
@ STEFY
per come la intendo io il cambiamento è qualcosa di interiore,è una modifica del nostro modo di vedere le cose, del modo di relazionarci con il mondo. Questo poi porterà ad effettuare delle scelte che sicuramente saranno molto più ponderate rispeto a prima e ci faranno stare un po' più in pace con noi stessi
Un caro abbraccio
Chiudi che fa freddo! BRRRR.
RispondiEliminasaluto, mr.henri
avvolte succede che cambiamo incosciamente e solo dopo ce ne rendiamo conto. le paure arrivano in ritardo e in quel momento bisogna avere il coraggio di continuare e non voltarsi indietro.
RispondiEliminaGRAZIE A XPX SIAMO PASSATI A TROVARTI ,OTTIMO BLOG PASSEREMO DI NUOVO SE VORRAI.LO STAFF SAREBBE ONORATO DI DARTI IL NOSTRO PREMIO BLOG AMICO .SE PASSI DA NOI PRELEVA IL CODICE.
RispondiEliminaUN SALUTO ..A PRESTO
LO STAFF
Annagi belle parole,ma ,e volevo fare pure un post,tra il dire e il fare c'è di mezzo il mare...
RispondiElimina@ MR HENRY
RispondiEliminano che non chiuo, quella finestra la vorrei sempre aperta...
... però... è vero... CHE FREDDO CHE FA!!
@ SPIRIT
credo sia naturale un leggero sgomento difronte a qualcosa di nuovo, soprattutto se riguarda la nostra sfera più intima
@ ASTERIX
grazie per la visita. Ovviamente puoi ( o potrete?) passare quando volete. Qui siete (o sei?) il benvenuto.
Passo da te (o da voi?) per capire quanti siete... ;)
@ STELLA
... ... bè si, belle parole... diciamo parole belle che vorrebbero esprimere "buoni propositi".
Quando si tratta di "modificare" qualcosa che è radicato in noi l'impresa si fa aurdua, ma non impossibile. Richiede coraggio, per come la vedo io, perchè, come dici tu, tra il dire e il fare c'è di mezzo il mare.
E una volta deciso di navigarlo questo mare capiterà più di una volta di voler cercare una scialuppa di salvataggio che ci riporti alla riva dalla quale siamo partiti.
Il coraggio sta proprio qui, entra in ballo nel momento in cui stringi i denti e decidi di andare avanti... con fatica e con dolore perchè credo che non possa esserci malessere peggiore di quello provato e lasciato nel porto di partenza
Ok,però non basta il sano egoismo... occorrerebbe egoismo senza sano...
RispondiEliminaI cambiamenti, non sono mai cosa facile, e hai fatto bene postare questo tuo pensiero, è una tematica che tutti abbiamo affrontato, ma che sicuramente in pochi abiamo risolto. Comunque brava, ti ho letto con estremo interesse.
RispondiEliminaTi lascio un abbraccio e un a risentirci molto presto.
Free
@ STELLA
RispondiEliminaforse si..
@ FREESPIRITMAN
grazie e buona giornata
:)
Ciao Anna.
RispondiEliminaBel blog e bei post..mi piace come scrivi su ciò che scrivi.
Coraggio di cambiare, mettendo in parallelo ragione e sentimento..è difficile perchè han due linee di cammino così diverse :((
L'importante è "scegliere", ammesso che ci sia concesso, la strada meno dolorosa, ma essendo io una fatalista al 100% credo che nulla avvenga per caso e qualsiasi strada decidiamo di percorrere è già tutto scritto nel destino ma questo non vuol dire non osare ed assistere allo scorrere degli eventi ma semplicemente vivere..e vada come vada..tutto va per come deve andare.
Un abbraccio e buona giornata ^_^
Un saluto ed una buona serata.
RispondiEliminacambiare non è una cosa facile, occorre molta fatica e tanta forza di volontà! Però l uomo è nato anche per vincere i suoi limiti e pensare ad un futuro migliore! mi hai fatto riflettere anna!
RispondiEliminaAnnagi, il cambiamento in noi stessi è sempre positivo..vuol dire che conoscevamo in noi un qualcosa che non quadrava..ma una volta capito il tipo di cambiamento è favoloso..riesci a scoprire delle sensazioni e delle visuali che ad altre persone sono assolutamente sconosciute..infatti agli occhi delle altre persone sei vista come una specie di matta( nel senso buono)..esse non riescono per niente a leggere la tua nuova versione, ma per te è pressoché CRISTALLINO il tuo nuovo essere..hai messo a posto i pezzi del puzzle nel modo giusto, con un po' di ritardo ma nel modo giusto..
RispondiEliminaE' fantastico..io la vedo così..
Un bacione
Tutto cio' che hai descritto in modo chiaro .... mi sta capitando
RispondiEliminaho bisogno solo che qualcuno mi faccia gli auguri come d'altronde te li facci a te e a tutti quelli che stanno in questo momento vivendo un momento rivoluzionario ma stupendo mutevole della proria anima.... grazie per averlo notato, il bello è crdere di essere alla fine ma veramente il viaggio è appena iniziato.... ciao e di nuovo tanti auguri.
@ CALLIOPE
RispondiEliminaPrima di tutto grazie per la gradita visita e per aver lascito il tuo pensiero.
non credo si possa scegliere la strada meno dolorosa, o per meglio dire, penso che a volte un cambiamento porta già di per se un cammino doloroso quindi scegliere un percorso più semplice mi fa pensare ad una sorta di resa
un caro abbraccio e buona fine settimana :))
@ DUAL
un saluto anche a te!
@ FRATELLO VENTO
mi fa piacere quando qualcuno mi dice "mi hai fatto riflettere"...
grazie
@ DAVIDE
hai espresso chiaramente, completandolo,il mio pensiero ed il senso di questo post
Grazie !!!
:))
@ TONY PANNONE
tony, ti auguro di cuore tutto il bene del mondo!!!