giovedì 9 ottobre 2008

SGRANOCCHIANDO DAVANTI AL PC


Trascorrere una giornata in casa mi rilassa come nessun’altra cosa riesce a fare, anche se poi mi sbatto tra faccende domestiche, panni da stirare ed altro. Il fatto è che riesco a fare tutto senza aver fretta, seguendo i miei ritmi. E così trascorre il week end quando cerco solo un po’ di pace che riesco a trovare in questo modo. Niente stress da sabato sera in centro, al contrario preferisco di gran lunga preparare un buon dolce da portare a cena da amici, niente ansie da “vestiti”: una tuta, la felpa, le scarpe da tennis e via. Niente sbattimenti su che fare la domenica pomeriggio. Facile: ci si rilassa. Già sto pensando al prossimo week end, al lampadario che vorrei comprare, ai nuovi utensili per la cucina, al trapano che dovrò chiedere in prestito a non so chi, alle piante da rinvasare.
Quando ho voglia di riposare la mente questo è quello che faccio. E direi che mi riesce talmente bene che poi, quando arriva il lunedì, mi sento letteralmente catapultata nella realtà che quasi subisco uno shock. Traffico, sempre di più, ormai impiego un’ora, di media, per arrivare al lavoro, e poco meno di un’ora per tornare quando l’unico desiderio vero è quello di poter stare a casa mia a farmi i fatti miei.
Credo di aver bisogno di stare un po’ sola con me stessa. Me ne accorgo perché quasi scompaio dal raggio dei miei affetti, sono silenziosa ultimamente. O, quanto meno, lo sono dentro di me. Non riesco nemmeno a capire se “penso” oppure no, se anche il cervello si è preso una pausa… non so. L’unica cosa che ho capito è che mi piace rinchiudermi tra le mura domestiche, dedicarmi alla casa, cucinare. Si cucinare. Come questa sera che sono rientrata dopo le 19 e mi sono messa subito ai fornelli, neanche avessi chissà chi ospite a cena. Non avevo nessuno, o meglio si, avevo un ospite importante: me stessa. Ho cucinato un polpettone con una salsina di carote e devo dire che non è venuto niente male per esser la prima volta che lo faccio. Per contorno purè di patate. Del resto era da parecchio tempo che non mi cucinavo qualcosa di decentemente sano e di diverso dalla solita insalata, pizza surgelata ed annessi e connessi. A volte mi son riempita lo stomaco di grissini e schifezze varie, e a dire il vero lo sto facendo anche adesso perché il polpettone l’ho appena assaggiato: visto che è venuto buono vorrei conservarlo per sabato a pranzo che avrò qui la mia mamma.
E così, sgranocchiando davanti al pc cerco di rimettere in moto il cervello e di elaborare qualcosa. No, non qualcosa di buono da dire al blog, qualcosa per capire se questo silenzio che è in me è sintomo di una fuga da me stessa o se è il frutto di una elaborata meditazione su quanto mi accade. Qualcosa sta cambiando in me, e questo sta accadendo già da qualche tempo a questa parte. O meglio: me ne sto accorgendo io da qualche tempo. Poi chissà., magari il cambiamento è in atto da chissà quanto!
Più passa il tempo e più vedo chiare certe situazioni e certi rapporti. Capisco dove sono i miei errori e dov’è il limite di confine tra la mia tolleranza e l’intolleranza altrui. E so bene che il disagio che provo di fronte a certe questioni altro non è che un mio stato d’animo. Improvvisamente vengo piacevolmente stupita dalle razioni altrui laddove mi sarei aspettata tutt’altro di quello che invece accade. Chissà, forse è proprio vero che basta semplicemente porsi in maniera differente per vedere il mondo diversamente da come lo avevamo sempre visto.
E continuando a sgranocchiare davanti a questo pc mi rendo conto che mentre un tempo adoravo il silenzio di questa casa oggi questo silenzio mi appare incredibilmente rumoroso e fastidioso. Anzi no: rumoroso e insidioso. Questo silenzio credo che voglia dire qualcosa, mi stuzzica e mi provoca, ma io non lo riesco ancora a capire fino in fondo. Ci sto provando, però.

13 commenti:

  1. Sei semplicemente una "donna"... ora... e forse qualcuno starà pensando di aver perso un'occasione di viverti... chissà... Quel senso di stanchezza... passerà... cominci a vedere le cose in modo differente... e i colori cambieranno ancora, passando da sfumature più delicate a toni più forti... seguendo il tuo ritmo... e forse stupirai te stessa e gli altri... dandoti il giusto valore, come stai facendo ora...
    Un abbraccio

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  2. passavo per i bloggers ti saluto
    le tue storie vissute sono specchi riflessi è la vita che ci catapulta in queste realtà che avvolte sembrano monotone ma sempre nascondono spazi di vita incantevoli.
    un bacio Domenico

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  3. Annagi ti stai analizzando penso e ti poni degli interrogativi.
    Rilassarsi in casa fa piacere,rinchiudersi invece è un segnale d'allarme. Cerca di capire che cosa desideri,che cosa ti manca.

    Ho letto attentamente il post e non sono psicologa.

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  4. quello che sta succedendoa te capita a tutti prima o poi nella vita, quando ti senti provocata e stuzziacta nella tua stessa casa prova a fare uan cosa che apparentemente ti sembrerà banale, ruota la scrivania o cambia semplicemente l'angolo dove ti siedi per mangiare... insomma cambia il punto divista, ti servirà per osservare le cose con un'altra ottica. Un abbraccio ^_^

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  6. non so se ci sia qualcosa di sbagliato in questo tuo attegiamento...l'unica cosa che so è che io ne ho parecchi di questi periodi...

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  7. a restar soli con se stessi, ci vuole una gran bella resistenza. uno sta lì e va immancabilmente a finire che si pensa addosso. pensati addosso che ti pensi addosso, va sempre a finire che uno inciampa in qualche sua personalissima maceria. poi si scazza, esce e guarda il mondo dal di fuori.

    per capirli, certi strani silenzi, per capirsi, dentro a strani silenzi, occorre smettere di cercare di capire. un po' come quando cerchi una cosa che non trovi eppure "eri sicura di averla messa lì"... la troverai quando smetterai di cercarla. e se non è chiaro... tranquilla. mica l'ho capita neppure io, eh.

    un abbraccio

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  8. @ MAURIZIO
    capita così all'improvviso: un giorno ti svegli e vedi un tantino differente il mondo che ti circonda ed allora sarà per questo che poi uno si ferma. E' per capire... credo

    @ DOMENICO
    la vita è un continuo susseguirsi di momenti e spesso ci lascia "incantati" difronte ad accadimenti che non comprendiamo. A volte ci aspettiamo qualcosa ed accade l'esatto contrario, e qusto lo dico nel bene, stavolta


    @ STELLA
    hai perfettamente ragione ed è quello che sto tentando di fare
    Un abbraccio

    @ UNADONNAINCAMMINO
    credo che tutto sia proprio perchè ho cambiato il punto di vista... credo...

    @ KAY
    capita a tutti, fa parte della crescita personale di ognuno. Del resto che senso avrebbe continuare il cammino sempre a testa basta, con i paraocchi, nella convinzione che tutto va bene? Fermarsi ogni tanto a fare il punto della situzione non credo sia sbagliato, anzi

    @ DIGITO
    recepito! Del resto non è che intendo stare a guardarmi dentro chissà ancora per quanto. Il fatto è che ho "inciampato" su una personlissima maceria e vorrei vedere a "quale epoca appartiene"... certireperi vanno studiati, no?
    tiabbraccio

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  9. Adesso per rompere il silenzio è necessario che qualcuno bussi alla tua porta.... spero sia di tuo gradimento ad ogni modo. ciao annagi.

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  10. Ciao TONY!!!!
    bentornato!

    Hai ragione, credo anche io che adesso vorrei proprio che qualcuno apparisse alla mia porta... insomma... adesso è aperta... di nuovo... finalmente...

    Buona domenica

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  11. Io ritendo che cucinarsi qualcosa di sfizioso sia un bel gesto per volersi bene, spesso andando di fretta non ci si riesce.

    saluti, mr.henri

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  12. @ STELLA
    un caro abbraccio e buon inizio di settimana

    @ MR HENRY
    si così, anche se io alla fine preparo dolci su dolci il che non è proprio buono per la linea...

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